Allevamento di capre a Pigna, il Tar dà ragione al privato: il Comune ha 90 giorni per indire conferenza dei servizi

28 ottobre 2022 | 15:51
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Allevamento di capre a Pigna, il Tar dà ragione al privato: il Comune ha 90 giorni per indire conferenza dei servizi

Una vicenda che va avanti da dieci anni

Pigna. La II Sezione del Tar ligure ha accolto il ricorso presentato dagli imprenditori Andrea ed Elisa Littardi (padre e figlia) che avevano chiesto un giudizio di ottemperanza da parte del Comune di Pigna sulla sentenza dello stesso tribunale amministrativo risalente all’aprile del 2022, nell’ambito di un primo ricorso sostenuto contro la mancata autorizzazione a realizzare un allevamento di capre con caseificio sui terreni di proprietà della famiglia, malgrado in passato fosse stata deliberata la pubblica utilità dell’opera.

Il giudice amministrativo ligure, con una recente sentenza, ha così dato novanta giorni di tempo al Comune per dare compiuta esecuzione alla pronuncia 263/2022 del Tar, dando corso alle fasi del procedimento successive alla deliberazione del consiglio comunale numero 2 del 31 gennaio 2012.

Ora il Comune dovrà inoltrare la pratica in Regione per la convocazione della Conferenza dei Servizi. Nel dispositivo di sentenza si legge: «La pronuncia risulta essere stata appellata avanti al Consiglio di Stato, ma non è provato che il giudice di Appello abbia sospeso l’esecuzione della pronuncia 262/2022 di questo giudice; del pari la ricordata improcedibilità disposta dal Tar è derivata dall’annullamento d’ufficio degli atti impugnati che avevano impresso un tratto allo strumento urbanistico locale tale da precludere, in pratica, ogni futura possibilità di sfruttare il fondo nel senso desiderato dai ricorrenti».

«Indiremo una Conferenza dei servizi in merito – dichiara il sindaco di Pigna Roberto Trutalli – Come avrebbero dovuto fare già nel 2012 con la delibera di Consiglio del 31 gennaio, quando avevano 15 giorni di tempo per convocarla: sono passati dieci anni. Ora vedremo nel dettaglio il progetto».

«E’ un procedimento che si doveva già concludere nel 2012 e sarà sempre troppo tardi, quando provvederanno – spiega Littardi -. Se si verificheranno ulteriori ritardi, io sarò pronto a contrastarli e rimarrà pur sempre sospeso il discorso dei danni».