Entroterra protagonista

#Trovasta anno zero, nasce una residenza per artisti in Valle Arroscia

L'ideatore del progetto Giancarlo Cristiani, gallerista di Torino: «Quest'estate siamo arrivati a quattordici persone tutte assieme». Tra gli artisti presenti nella residenza anche Sophie Dickens, Sarah Bowyer ,l'imperiese Fabiano Speziari e la torinese Cikita Zeta

Pieve di Teco.  Creare, scambiarsi idee, ispirarsi, confrontarsi ma anche divertirsi. Nasce così il progetto pilota #Trovastaannozero che si è svolto quest’estate nella frazione di Pieve di Teco e che ha dato vita ad una residenza di artisti nell’antico borgo. Su input di Giancarlo Cristiani e Giò Gatto, due galleristi amici di Torino che da anni frequentano la frazione in Valle Arroscia, quattordici artisti si sono ritrovati per dare vita alla loro arte. Dall’Italia, dall’estero non importa basta creare, dare vita ai loro pensieri, alla loro visione di mondo.

Tra gli artisti che hanno preso parte al progetto anche le inglesi Sophie Dickens ( in questi giorni in mostra a Barolo con una personale, Bacchanalia,  curata da Giò Gatto della JKS Gallery ),  Sarah Bowyer,  l’imperiese Fabiano Speziari  che dal 2018 si interessa al nascente mondo della cryptoart e inizia a sperimentare con l’arte digitale e Cikita Zeta di Torino. E molte sono le opere nel paese che lasciano il segno di momenti creativi, magici degli artisti che hanno preso parte alla residenza.

«Il progetto andato bene e ora è finito- spiega Giancarlo Cristiani, gallerista di Torino che da ormai quindici anni ha preso casa in Valle Arroscia e ideatore del progetto- abbiamo cercato di capire come organizzarlo il prossimo anno che sarà un pochino più strutturato. Quest’anno è andata così con gli artisti che venivano senza neanche aver prenotato. Sono arrivati in tanti e ci siamo divertiti che era il punto fondamentale. Sono già tanti anni che vengo in questo borgo e cerchiamo di farlo rivivere un pochino e fare qualcosa per incuriosire un po’ le persone».

«Abbiamo cominciato invitando amici, colleghi e la cosa ora piace. I colleghi di Torino ne hanno parlato con altri artisti e sicuramente ci sarà un incremento. L’idea è di un progetto estivo ma credo si possa fare anche qualcosa durante gli altri mesi dell’anno magari durante le feste di Natale se riusciamo ad organizzarci con i riscaldamenti che quest’anno è il grande problema».

«È aperto a tutti- conclude- dai professionisti, quest’anno lo erano quasi tutti ma è anche ai giovani. Anzi- conclude- l’idea è quella di fare un concorso per far partecipare i ragazzi più giovani magari seguiti dagli artisti più grandi e  credo possa essere una cosa molto carina da fare».

trovasta anno zero

La prima cosa che si nota è il colore sgargiante. di un bel rosa acceso che sa di gelato alla fragola.  Appena imboccata l’entrata di Trovasta, frazione di Pieve di Teco, la casa di “marzapane” fa la sua apparizione. È una delle creazioni di Cikita Zeta una  delle artiste che sono state quest’estate in paese grazie al progetto #trovastannozero.

trovasta anno zero

«Avendo visto la casa dl borgo com’era ho pensato che si sarebbe adattato benissimo ad una rielaborazione reinterpretazione come se fosse di zucchero, marshmallow, una casa che non ha angoli, tutta morbida quasi si stesse sciogliendo- così spiega l’artista Cikita Zeta una delle artiste che ha fatto parte della residenza quest’estate- e quindi ho deciso di farla come la casa della strega di Hansel e Gretel che era piena di dolci. Di marzapane come diceva la storia originale aggiungendo poi altri elementi come i gelati in versione molto pop e kawaii un po’ alla giapponese ma senza tralasciare elementi creepy ho così deciso di lasciare elementi tipici della casa del borgo che risulta con i tarli, vecchia, interpretando come se questa fosse la prigione dove la strega teneva i bambini che catturava».

trovasta anno zero

 

Altra artista che ha preso parte al progetto pilota è l’inglese Sarah Bowyer con il suo “Il murales ‘The Art Tree’, realizzato per #trovastaannozero, è la nuova opera dipinta da Sarah Bowyer per il meraviglioso progetto di riqualificazione edilizia e artistica del luogo. Ubicato a Trovasta, sopra Pieve di Teco, si trova all’interno della casa laboratorio di Giancarlo Cristiani, che insieme a Giò Gatto ha avviato la realizzazione del sogno.

progetto trovasta anno zero

«Ed è il sogno che appare su questa parete- spiega Sarah Bowyer– Il dipinto, pieno di simboli e significati da scoprire, rappresenta l’albero della creazione artistica: occhi e mani, emblematici del fare arte, si intrecciano come rami di un’unica visione onirica». L’opera, dalle linee orientali, luoghi in cui l’artista ha vissuto, tra Oriente e Sudamerica, circonda una finestra che dà su un melo. Il lavoro porta con sé simboli iconografici religiosi di buon auspicio, compreso il roveto ardente, ma generando aspetti panteistici.

Le linee quasi illustrative riportano anche ad una delle illustrazioni che Sarah ha realizzato per un suo libro autobiografico ‘Pista Cifrata’ edito da Golem Edizioni in uscita a fine ottobre, in cui l’albero supplisce alla famiglia. «Qui – conclude l’artista- la famiglia sono gli artisti e chi condivide con essi l’amore per l’arte. Una condivisione rappresentata ed attuabile grazie ai frutti delle piante, appesi a chiodini sulla parete. I frutti ad oggi sono disegni su carta in cui ho ritratto i partecipanti al progetto, ma sono sostituibili da disegni o piccoli manufatti altrui».

Sarah Bowyer
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