Privato in Rivieracqua, pista ciclabile invasa dagli striscioni di protesta

16 settembre 2022 | 10:02
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Privato in Rivieracqua, pista ciclabile invasa dagli striscioni di protesta
Privato in Rivieracqua, pista ciclabile invasa dagli striscioni di protesta
Privato in Rivieracqua, pista ciclabile invasa dagli striscioni di protesta
Privato in Rivieracqua, pista ciclabile invasa dagli striscioni di protesta

Affissi nella notte in diversi punti del parco costiero

Sanremo. Si avvicina l’avvio della gara europea per la ricerca di un socio privato da annettere a Rivieracqua, la protesta dei cittadini sfocia sulla pista ciclabile. Sono apparsi questa mattina, in più tratti del parco costiero nella zona di Sanremo, alcuni striscioni schierati contro l’imminente parziale privatizzazione del gestore unico provinciale del servizio idrico integrato.

«Nonostante il referendum del 2011 per l’acqua pubblica, 66 sindaci obbedienti hanno già detto sì al mercante in borsa», recita quello che si trova appeso sulla cancellata dell’ex tribunale di via Giusti. «I comuni più grandi fanno la voce grossa sui più piccoli e vorrebbero decidere per tutti», riporta un secondo striscione affisso in direzione Sanremo centro. Tra i messaggi lanciati dagli attivisti pro acqua pubblica, la cui identità rimane per ora ignota, c’è spazio anche per qualcosa di più criptico, un testo rivolto a qualcuno in particolare, forse un sindaco, evidentemente appassionato di sport: «L’acqua è un bene primario anche per chi va in canoa», c’è scritto a chiare lettere nei pressi di Villa Nobel.

Stando al cronoprogramma impostato dal commissario ad acta nominato dalla Regione Liguria per supplire all’inerzia della Provincia di Imperia Gaia Checcucci, la cessione sul mercato del 49% delle quote sociali di Rivieracqua, ad oggi detenute dai comuni del comprensorio imperiese, attraverso una gara a doppio oggetto per l’individuazione di socio operativo e capitali, deve essere completata entro e non oltre il 30 giugno 2023. E’ atteso un apporto finanziario di oltre 38 milioni di euro che serviranno per ripagare i debiti accumulati dalla gestione pubblica.