Ospedaletti, gestione park interrato e fotovoltaico sulle scuole. Conti in rosso
Parcheggio sotto l’ex stazione chiuso per i troppi costi. Pasticcio con gli impianti ad energia solare. La minoranza: «Rimediare ai flop»
Ospedaletti. Gestione del parcheggio interrato sotto l’ex stazione e fotovoltaico sulle scuole, due dei più importanti investimenti portati avanti dall’amministrazione Cimiotti, con fondi diretti del Comune, chiudono l’estate 2022 in profondo rosso. A denunciarlo sono i consiglieri di opposizione del gruppo Ospedaletti per Tutti Paolo Blancardi (ex sindaco) e Maurizio Taggiasco. Il fallimento provvisorio delle due operazioni, fortemente volute dal primo cittadino in carica, emerge dai numeri che il gruppo di minoranza ha ottenuto a seguito di accesso agli atti.
Capitolo “Comparto-1”. La gestione del parcheggio interrato denominato Comparto-1 – per intenderci quello che si trova a ridosso dell’ex scalo merci -, acquistato dall’amministrazione Cimiotti nel 2020 da Area24 per la cifra di 240 mila euro (attraverso un mutuo ventennale), costato altri 100 mila euro di lavori di manutenzione straordinaria necessari per renderlo agibile (prima si allagava), ha chiuso l’estate appena trascorsa, quella del pienone turistico, in rosso di 15 mila euro. Nel dettaglio, l’incasso da parcheggi e abbonamenti ha raggiunto la cifra di 9.496 euro, mentre i costi per tenere aperto sommano 24.735 euro. Ad incidere sul passivo sono i 20.000 euro pagati dal municipio alla cooperativa Arcadia per il servizio di apertura e chiusura della struttura. Cartellonistica e spese dell’energia (colpa dei rincari), cubano altri 4.200 euro andati in fumo. Sì perché, visto i costi di gestione, l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere tutto a fine stagione, onde evitare di ricevere altre bollette da capogiro a fronte di un sostanziale sotto utilizzo.
Capitolo fotovoltaico sulle scuole. A proposito di caro energia e bollette pazze, il risultato di gestione dell’impianto fotovoltaico installato sul tetto delle scuole di corso Marconi ha dell’incredibile. Costato in totale 1 milione di euro (tra pannelli ed efficientamento energetico), cofinanziato all’80% dallo Stato e dal Gestore per i servizi energetici (GSE), per il quale il Comune della città delle rose ha impegnato altri 200 mila euro. Nel solo mese di dicembre 2021 la bolletta dell’energia recapitata all’indirizzo dell’ente locale è arrivata a toccare i 15 mila euro, contro i circa 10 mila totali all’anno pagati nei periodi passati, prima della crisi energetica. L’anomalia che ha dell’incredibile sta nel fatto che, dalle verifiche effettuate, l’impianto scolastico è risultato essere rimasto acceso 24 ore su 24 per mesi, consumando così più di quanto prodotto. A luglio, con le scuole chiuse, la bolletta ha toccato i 6 mila euro. Da lì sono scattate le verifiche. A seguito di sopralluoghi condotti dall’assessore all’Energia Fabiano Boeri (ingegnere specializzato in progettazione di impianti fotovoltaici), è emerso che il manutentore incaricato non aveva modificato le impostazioni orarie, nonostante il cambio totale del tipo di alimentazione passato da caldaia a gas ad elettrico. Nessuno se n’era mai accorto prima. A confermarlo, senza usare mezzi termini, è lo stesso sindaco Daniele Cimiotti: «Nel plesso scolastico hanno lasciato tutto acceso, condizionamento incluso, tutto il giorno. Il contratto “scambio sul posto” che ci viene applicato è purtroppo una grande bufala perché il ricavato per il Comune, dovuto alla vendita dell’energia prodotta, è irrisorio, mentre i pannelli fotovoltaici, nei momenti di massimo fabbisogno, non sono sufficienti a produrre l’elettricità necessaria per alimentare l’istituto. Adesso abbiamo spento tutto e stiamo valutando la possibilità di installare più pannelli per poter avere l’intera potenza richiesta dall’edificio, oppure un accumulatore capace di sopperire nei momenti di maggior bisogno e ricaricarsi quando la scuola è chiusa».
«Riteniamo comunque di aver speso i soldi pubblici nel modo migliore, – conclude il sindaco Cimiotti -. Non altrettanto fanno i nostri politici a Roma, specie quelli che spingono sulle energie alternative, affibbiandoci dei grandi bidoni. Infatti, per lo stesso motivo abbiamo chiuso anticipatamente anche il parcheggio interrato. La bolletta di luglio è stata davvero eccessiva: 2.588 euro, a fronte dei 1.440 di giugno e i 91 di maggio».
La replica della minoranza. «Noi crediamo – commentano i consiglieri Blancardi e Taggiasco – che se ci sono delle problematiche serie, queste si debbano quanto meno ammettere. E nel caso del parcheggio problematiche serie ci sono state e tuttora permangono. Forse certe operazioni andavano fatte un po’ meno alla leggera. Ora sarà difficile recuperare. Ci auguriamo per Ospedaletti che questi flop non diventino continuativi nel tempo».