L’Italia non è la Cina, a Sanremo il convegno sui rischi della videosorveglianza di massa

29 settembre 2022 | 13:01
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L’Italia non è la Cina, a Sanremo il convegno sui rischi della videosorveglianza di massa

L’incontro al Casinò promosso da Comune e comando di polizia locale

Sanremo. Città invase dalle telecamere di videosorveglianza. In tanti le vogliono, chiedendo più sicurezza, ma attenzione alla privacy delle persone. Questo il tema messo al centro del convegno promosso dal Comune di Sanremo e dal comando di polizia locale matuziano che si è svolto questa mattina al Teatro del Casinò Municipale. Ospite d’eccezione (collegato da remoto) l’ex presidente dell’autorità garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti. Relatori Stefano Manzelli, consulente per gli enti locali e le forze di polizia, l’avvocato Giovanna Panucci, Mauro Alovisio, Massimo Ramello ed Enrico Capirone esperti in protezione dei dati personali.

Tra il pubblico numerosi appartenenti alle forze dell’ordine, agenti di polizia locale da tutta la provincia (presente per Sanremo il comandante Claudio Frattarola) e un gruppo corposo di Rangers. Il benvenuto è stato affidato al presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande. «La sorveglianza sistematica dei luoghi accessibili al pubblico è consentita previa un’analitica valutazione di impatto da parte dei comuni. Spetta agli enti locali assumersi la responsabilità dei rischi di un eventuale uso improprio delle telecamere puntate a largo raggio sulla collettività, nonostante gli stessi non abbiano alcuna competenza in materia di sicurezza pubblica», – ha spiegato Pizzetti in apertura del convegno. «Agli enti locali tocca il compito di individuare i rischi e mettere in campo misure di sicurezza adeguate onde evitare che si arrivi, nella più estrema delle ipotesi, a situazioni fuori controllo come quelle cinesi, dove la videosorveglianza è diventata uno strumento di controllo della popolazione e le telcamere sono ingrado di identificare automaticamente gli individui».

«Un’estremizzazione che le normative europee e italiane prevengono. Tuttavia attenzione alla diffusione indiscriminata delle telecamere di videosorveglianza, anche quando è il corpo elettorale a richiederle. Deve sempre essere operata una concreta valutazione dei rischi. Ci sono sindaci che per fare contenti i propri abitanti hanno installato telecamere finte, consci dei problemi che si innescherebbero in seguito ad una diffusione indiscriminata degli occhi elettronici».

La situazione a Sanremo. A descrivere il quadro videosorveglianza nella Città dei fiori è stato il presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande: «Come amministrazione siamo contenti che questo convegno sia stato organizzato a Sanremo, luogo ideale in cui negli ultimi 10 anni si è lavorato molto per potenziare e rendere più efficiente il sistema di videosorveglianza».

«Attualmente abbiamo 378 telecamere impiegate per la prevenzione e il contrasto della micro-criminalità. Tutte le forze di polizia vi si possono collegare. Come giunta comunale abbiamo adottato di recente un nuovo regolamento della videosorveglianza cittadina per consolidare le modalità di accesso da parte della cittadinanza. Il sistema prevede che venga inoltrata una richiesta al comando della polizia locale, il quale identifica l’evento da indagare e salva in archivio le immagini. A quel punto subentra l’aspetto legale. Il video non può essere acquisito direttamente dal richiedente, ma potrà essere prodotto in un procedimento giudiziario su richiesta della parte interessata, dopo l’autorizzazione di un giudice».

«Ogniqualvolta l’amministrazione comunale è intervenuta per potenziare la videosorveglianza, è stato chiesto alle forze dell’ordine di esprimere un elenco di zone dove le telecamere potrebbero essere più utili. La valutazione definitiva viene fatta nel comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. Anche se le richieste da parte della cittadinanza sono molte, ogni decisione deve essere condivisa. Non può la politica assumersi la discrezionalità assoluta delle scelte. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che operano per la sicurezza pubblica e il nostro comando di polizia locale», – ha concluso Il Grande.

convegno videosorveglianza
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