Infortuni sul lavoro: Cgil «In Liguria l’aumento percentuale più alto del Paese»

30 settembre 2022 | 14:26
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Infortuni sul lavoro: Cgil «In Liguria l’aumento percentuale più alto del Paese»

A livello nazionale si sono registrate 484.561 denunce di infortunio +38,7% rispetto al periodo gennaio – agosto 2022; nel Nord-Ovest le denunce sono state 149.008 (+46,6%)

Genova. Da gennaio ad agosto di quest’anno la Liguria ha avuto l’aumento percentuale di infortuni sul lavoro più alto della media nazionale. Nel dettaglio: le denunce di infortunio sul lavoro tra il 1° gennaio ed il 31 agosto 2022 sono state 20.102 in aumento di 8.080 unità pari al +67,2% rispetto al corrispondente periodo del 2021. A livello nazionale si sono registrate 484.561 denunce di infortunio +38,7% rispetto al periodo gennaio – agosto 2022; nel Nord-Ovest le denunce sono state 149.008 (+46,6%).

In Liguria il primo tra i settori interessati è quello dell’Industria e Servizi (17.984 denunce in aumento del 69,2% sull’anno precedente), ma in forte aumento ci sono i settori in forte espansione come commercio +148%, alloggio e ristorazione +60%, trasporti e logistica +43% «Gli infortuni aumentano nei settori dove maggiori sono le concentrazioni di
contratti stagionali, precari e quelli dove purtroppo permangono forti fasce di irregolarità – così Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria commenta i dati resi noti oggi dall’Inail ed elaborati da Marco De Silva responsabile Ufficio economico Cgil Genova e LiguriaE’ una situazione intollerabile – continua Calà – che impone un cambio di passo. A livello nazionale Cgil Cisl Uil hanno in programma una campagna informativa sui luoghi di lavoro e una assemblea nazionale che si terrà il prossimo 22 ottobre a Roma. Bisogna agire con azioni concrete e le istituzioni devono fare la loro parte. A breve chiederemo alla Regione incontri sulla sicurezza e tavoli specifici. Occorre potenziare gli uffici preposti all’attività di prevenzione e controllo, favorire percorsi formativi anche nelle scuole perché è importante far capire ai lavoratori di domani quanto sia importante il tema della sicurezza. L’altro cosa che chiederemo è un cambio di passo sugli appalti pubblici: è arrivato il tempo di premiare le aziende virtuose ed escludere quelle aziende che non seguono le regole sulla sicurezza».