Imperia ospiterà l’assemblea nazionale di FederCasa

12 settembre 2022 | 12:13
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Imperia ospiterà l’assemblea nazionale di FederCasa
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Un appuntamento importante per l’economia e la politica locale che si svolgerà il 16 dicembre

Imperia. Si è tenuta questa mattina nella sede di Confindustria Imperia la conferenza di presentazione delle nuove iniziative di Arte Imperia durante la quale è stato comunicato che si terrà ad Imperia la prossima assemblea nazionale di FederCasa il 16 dicembre.

Presenti all’evento l’amministratore unico di Arte Imperia Antonio Parolini, l’assessore Marco Scajola, il presidente della provincia e sindaco Claudio Scajola, il direttore di Federcasa Patrizio Losi ed il presidente di Federcasa Riccardo Novacco.

“La scelta della Liguria e in particolare del nostro ponente per un evento di tale portata è la conferma della bontà del lavoro svolto in questi anni – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Ringraziamo FederCasa, che rappresenta 80 aziende casa sul territorio italiano, con la gestione di 800 mila alloggi per un totale di 2,5 milioni di persone, per aver scelto Imperia come sede per il convegno nazionale. In questi anni molto è stato fatto in Liguria e molto stiamo ancora facendo per migliorare il patrimonio di edilizia sociale ligure, dal premio Enershift al progetto di riqualificazione di 10mila alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, per garantire alloggi moderni e confortevoli. Stiamo anche lavorando nella direzione dell’edilizia residenziale diffusa, una modalità innovativa che consente una riqualificazione non solo urbanistica, ma anche sociale del nostro territorio”.

Grande la soddisfazione espressa dall’assessore regionale Marco Scajola: “Per la Liguria è un onore poter ospitare qui ad Imperia l’assemblea nazionale di FederCasa; erano anni che stavamo lavorando per raggiungere questo obiettivo e finalmente ci siamo riusciti. Si tratta di un appuntamento importante… …che metterà al centro le politiche abitative, il futuro delle politiche abitative; noi come Regione crediamo molto nella programmazione, che è fatta anche di interventi coraggiosi, con progetti importanti già realizzati in Regione e anche ad Imperia. Siamo anche riusciti ultimamente, con la nostra tenacia, ad ottenere l’assegnazione per il nostro territorio di 35 milioni, con uno sforzo estenuante. La Liguria, a testimonianza di questa strategia, ha anche ottenuto recentemente il riconoscimento a livello europeo per i 3500 alloggi realizzati secondo i criteri più avanzati di alta qualità energetica. Io credo fermamente che non debbano più esserci quartieri ghetto, ma serve una vera politica abitativa di qualità, diffusa sul territorio, con una migliore vivibilità, come si farà qui a Porto Maurizio. Arte Imperia sarà poi all’avanguardia con il nuovo Centro Servizi ultramoderno, un centro che non esiste ancora da altre parti in Liguria, ma forse neppure a livello nazionale, un centro che garantisce assistenza pratica e anche psicologica, seguendo la logica secondo la quale nessuno deve restare indietro. Questo Centro servizi rappresenterà una autentica svolta per i tanti cittadini che hanno bisogno di aiuto e sostegno”

Il sindaco di Imperia Claudio Scajola ha ricordato, da parte sua, come l’Italia abbia il record del numero di proprietari di abitazioni, l’80% “ma negli anni ’50 non era così’. Questo risultato -ha continuato Scajola – è stato dovuto all’azione del governo e al Piano casa varato allora. Bene, ma sostanzialmente siamo rimasti fermi lì. Sono stati fatti nel tempo vari aggiustamenti, ma la strategia progettuale si è come fermata. La struttura della politica abitativa non ha più sufficiente forza per ottenere risposte concrete dal governo nazionale , anche se con il Pnrr ora qualcosa si muove.  Ma sul fronte della semplificazione diretta delle procedure siamo ancora molto arretrati, tutto è farraginoso. E noi non possiamo più permetterci di fare burocrazia su burocrazia. Anche perchè, per quanto riguarda le politiche abitative, oggi ci sono nuove esigenze rispetto al passato: mariti e mogli separati, giovani coppie, nuove realtà con nuove emergenze e strati del ceto medio che si sono progressivamente impoveriti. Bisogna costruire di più con criteri moderni, virtuosi e sostenibili e credo che FederCasa e la stessa Arte debbano edificare e razionalizzare indirizzando tutto il settore, ne hanno la forza la progettualità, e devono anche trovare i loro spazi di autonomia. Perché ci sono questi spazi di autonomia. Ora bisogna dare risposte concrete a esigenze nuove”.

Antonio Parolini ha inoltre sottolineato come la Regione Liguria abbia creduto moltissimo in questi anni in Arte Imperia, assicurando importanti finanziamenti “anche perchè evidentemente ci siamo dimostrati in grado di investirli al meglio. E’ stata molto importante_ ha continuato Parolini – anche la collaborazione con il Comune di Imperia e siamo ora molto lieti della designazione della città per l’assemblea Nazionale FederCasa. La logica attuale non è più tanto costruire, con gli inevitabili problemi di sostenibilità e ambientali, quanto piuttosto di reperire sul mercato abitazioni che garantiscano una qualità adeguata e rispondano anche alle esigenze di tipo sociale dei nostri assegnatari, con una rete di servizi che migliori sempre più la loro vita quotidiana. Su questo fronte Arte Imperia si è anche aggiudicata recentemente il primo premio per il progetto Emmas Sda della Bocconi, e il convegno di dicembre servirà anche a sviluppare ulteriormente il nostro impegno sulla rigenerazione urbana e la vivibilità, anche con il nuovo sito e con l’app dei servizi, un progetto pilota in Liguria”; importanti saranno infine anche le prospettive future di Arte Imperia: “Il nostro obiettivo è quello di creare un sistema, una rete di condivisione, di comunicazione con i nostri assegnatari per potergli dare dei servizi che vanno oltre a quello della casa”.

“Sindaco e assessore hanno toccato i punti importanti della questione abitativa – ha infine affermato il direttore generale di FederCasa, Patrizio Losi – Noi scontiamo come FederCasa  l’indifferenza della politica verso l’edilizia residenziale. C’è stata una lunga fase dormiente e ora serve una azione rivitalizzante. Stiamo cercando di fare in modo che la politica prenda FederCasa come punto di riferimento. Serve un finanziamento regolare per il settore che derivi dalla fiscalità generale (ex fondi Gescal), con fondi costanti e continui che consentano di programmare progetti che ormai sono sia residenziali che sociali e anche sanitari, come l’emergenza Covid ha più che mai messo in evidenza”.
In conclusione, il presidente nazionale di FederCasa Riccardo Novacco, ha chiuso la conferenza evidenziando le complessità “di un sistema come quello di FederCasa, che deve assolutamente fare sintesi tra le esigenze di  80 realtà affiliate e che devono operare in modo sinergico. Su questa linea – ha detto Novacco – noi ora abbiamo incentivato il metodo delle agorà in call, per ritrovarsi, confrontarsi e fare squadra a livello nazionale, per capire  le esigenze di tutti. I primi risultati stanno arrivando e stiamo operando sul modello dello schema della Conferenza Stato-Regioni, che ritengo molto valido e proficuo. Il nostro obiettivo, ora, è di organizzare il prima possibile, entro novembre, gli Stati generali della casa a Roma, con politica, sindacati, Ordini professionali e tutti gli interessati per fare opera di sensibilizzazione sulle priorità e su temi finora mai davvero raccolti.  Ci serve progettualità, ma anche e soprattutto ascolto, e il governo deve finalmente prendere in considerazione tutte le nostre esigenze”.