Imperia, il maresciallo dei carabinieri Antonio Brunetti apre la cerimonia per ricordare il generale Carlo Alberto dalla Chiesa a Roma

5 settembre 2022 | 07:00
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Imperia, il maresciallo dei carabinieri Antonio Brunetti apre la cerimonia per ricordare il generale Carlo Alberto dalla Chiesa a Roma
Imperia, il maresciallo dei carabinieri Antonio Brunetti apre la cerimonia per ricordare il generale Carlo Alberto dalla Chiesa a Roma
Imperia, il maresciallo dei carabinieri Antonio Brunetti apre la cerimonia per ricordare il generale Carlo Alberto dalla Chiesa a Roma
Imperia, il maresciallo dei carabinieri Antonio Brunetti apre la cerimonia per ricordare il generale Carlo Alberto dalla Chiesa a Roma
Imperia, il maresciallo dei carabinieri Antonio Brunetti apre la cerimonia per ricordare il generale Carlo Alberto dalla Chiesa a Roma
Imperia, il maresciallo dei carabinieri Antonio Brunetti apre la cerimonia per ricordare il generale Carlo Alberto dalla Chiesa a Roma

Dall’arresto dei capi storici Renato Curcio e Alberto Franceschini, agli scontri a fuoco. La “brigata dei senza volto”

Imperia-Roma. Il 3 settembre 1982 l’automobile sulla quale viaggiavano Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’auto di scorta che li seguiva con a bordo l’agente Domenico Russo furono prese d’assalto in via Carini, a Palermo, da un gruppo di uomini armati aderenti alla mafia. Per nessuno di loro tre ci fu scampo.

Maresciallo Antonio Brunetti

A quarantanni dalla strage, oggi 5 settembre, il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa viene ricordato in una cerimonia solenne all’università “La Sapienza” di Roma, per non dimenticare un uomo, un Carabiniere che dedicò la vita a contrastare il terrorismo e le organizzazioni mafiose.

Ci sarà anche un po’ di Imperia in questa giornata memorabile, grazie alla presenza del maresciallo dei carabinieri Antonio Brunetti, primo relatore della cerimonia. Il maresciallo Brunetti, imperiese di adozione, è stato dal 1974 al 1976 diretto collaboratore di Carlo Alberto dalla Chiesa ed è attualmente l‘unica doppia medaglia d’oro vivente per le idee e l’impegno morale e come vittima del terrorismo.

Maresciallo Antonio Brunetti

Negli anni ’70 il Generale fu a capo dell’antiterrorismo a Torino nella lotta contro le Brigate Rosse. La collaborazione con il maresciallo Brunetti, all’epoca comandante del nucleo di Bordighera, avvenne in questo modo: «Il 24 maggio del 1974 era una giornata tranquilla. Mi chiamarono dalla stazione: “c’è un fonogramma criptato per lei, viene dal Comando della I Brigata di Torino”». Il testo era il seguente: “Dispongo che il maresciallo Antonio Brunetti raggiunga nottetempo zona nord città di Torino, provvedendo a contattare il numero 011…. Stop. Il Generale di Brigata Comandante Carlo Alberto dalla Chiesa”.

Maresciallo Antonio Brunetti

«Da quel giorno diventammo degli “invisibili”, non avevamo più un nome, una casa, una famiglia» spiega il maresciallo Brunetti che per 40 anni ha mantenuto questo segreto. Oggi il suo libro “I 31 uomini del Generale” è l’unica testimonianza diretta dell’azione vissuta, passo dopo passo, insieme al Generale dalla Chiesa di cui vengono ricordati i geniali metodi investigativi, la capacità di addentrarsi nel mondo dell’eversione, l’arresto dei capi storici Renato Curcio e Alberto Franceschini, gli scontri a fuoco la lotta agli attentati, alle rapine e ai sequestri che caratterizzavano gli “anni di piombo.

«Eravamo la “brigata dei senza volto”. Ho tenuta nascosta gran parte della mia vita, lo avevo giurato e fino al 2015 non è stato possibile svelare alcuni particolari della nostra azione in cui ero responsabile della zona Liguria- basso Piemonte, in cui si trovava per un certo periodo il centro principale delle Brigate Rosse. Del nostro nucleo facevano parte 31 uomini, gli invisibili». Il maresciallo Brunetti è stato insignito delle massime onorificenze: medaglia d’oro al valore, una seconda medaglia d’oro voluta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per atti di valore contro il terrorismo. Gli è stata anche conferita la Croce d’oro ai benemeriti della Repubblica Italiana e il suo libro ha ricevuto il premio “PierSanti Mattarella”.

Ad introdurre i lavori oggi saranno la rettrice Antonella Polimeni, il capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza Lamberto Giannini, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi. Concluderà i lavori la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.