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Elezioni politiche, Berrino (FdI): «Le infrastrutture sono la priorità per il Ponente ligure»

Raddoppio ferroviario, Armo Cantarana, tunnel di Tenda, Albenga-Carcare-Predosa e Terzo Valico tra le opere fondamentali

Sanremo. Continua l’ascesa di Fratelli d’Italia, che secondo recenti sondaggi realizzati da Swg avrebbe raggiunto il 25,8 per cento dei consensi. A commentare il dato, negli studi di Riviera24.it, è l’assessore regionale Gianni Berrino (FdI), candidato al collegio uninominale ligure per il Senato. «Fa venire un po’ di vertigine un dato così forte nei sondaggi – dichiara Berrino – Ma ricordo sempre che i dati dei sondaggi devono essere confermati dagli elettori, che sono quelli che poi decidono il destino dei partiti e dei candidati. Quindi il dato veramente giusto e preciso lo avremo solo il 26 settembre».

«In Liguria – aggiunge il candidato di FdI – Un sondaggio che è uscito la scorsa settimana ci dava al 21,6 percento, quindi anche qui un dato molto alto per il nostro partito, ma vale sempre lo stesso discorso: il sondaggio non tiene conto di quel 40 percento di elettori che non hanno ancora deciso se andare a votare e per chi e, soprattutto, non tiene conto dell’affluenza che sarà il fattore determinante di queste elezioni. Votandosi un giorno solo e di domenica c’è il rischio che l’affluenza non sia altissima. Noi, invece, speriamo che in tanti vadano a votare: dopo cinque anni gli italiani hanno l’occasione di tornare a votare e scegliere il destino della nazione per i prossimi cinque. Certo che il dato di essere così sopra gli altri partiti in questo momento dà una certa euforia, ma anche una certa responsabilità: in primis quella di non montarsi la testa e credere di aver già vinto che è il rischio che si corre quando i sondaggi sono così positivi ed è appunto per questo che continuiamo a battere il territorio centimetro per centimetro, minuto per minuto, per convincere gli elettori di andare a votare e di farlo per Fratelli d’Italia».

Oltre al leader della Lega Matteo Salvini, atteso a Ventimiglia, vedremo Giorgia Meloni in provincia di Imperia? «No – risponde Berrino -. Giorgia Meloni ha deciso, visto che la campagna elettorale è brevissima, di fare una giornata per capoluogo di regione. Verrà a Genova il 14 settembre, ma ha ben presente i problemi di tutta la Liguria, anche del ponente. Recentemente nella trasmissione “Porta a Porta” ha parlato di Ventimiglia e dei migranti, soprattutto di quelli respinti dalla Francia e quindi dell’isolamento dell’Italia nella gestione dei migranti da parte dell’Europa».

Sanzioni alla Russia e rincari. «La Meloni ha proposto, al ritorno in Parlamento, ancora prima delle elezioni, di vedersi tutti e trovare una soluzione prima, anche per evitare che questo tema diventi una disputa in campagna elettorale, visto che le famiglie sono trasversalmente distribuite, da nord a sud e da destra a sinistra, e patiscono tutte uguali, indipendentemente dall’appartenenza politica – dichiara Berrino -. E’ chiaro che se non si dovesse trovare un accordo prima del voto, sarà una delle prime cose da fare con il nuovo governo perché le famiglie da un lato e le aziende dall’altro, che sono quelle che alle famiglie danno lavoro, sono a grande rischio. Ho sentito il dirigente di un sindacato che pensava che, solo ad ottobre, potremmo perdere un milione di posti di lavoro per la crisi energetica: sono dati a cui non si può neanche pensare dopo due anni di covid e di grande fatica delle aziende».

Le priorità per il Ponente per FdI. «La prima che balza agli occhi di tutti è la povertà infrastrutturale della nostra Liguria di Ponente perché è indubbio che da Savona a Ventimiglia patiamo un deficit infrastrutturale molto alto, se pensiamo che abbiamo ancora oltre trenta chilometri di binario unico sulla ferrovia, che è un’opera assolutamente da sbloccare – dichiara il candidato di FdI – E’ stato anche già nominato il commissario, ma bisogna verificare che l’opera vada avanti essendo fondamentale per i passeggeri ma anche per le merci. Ed essendo fondamentale anche per le merci lo è di riflesso anche per l’Autostrada: potendo aumentare il numero di slot riservate ai treni merci, da Ventimiglia a Genova o a Savona che sia, possiamo liberare una parte di quei 18mila camion che ogni giorno percorrono la nostra Autostrada dei Fiori intasandola, quindi se solo il 20-30% delle merci potesse trasferirsi su ferrovia avremmo un’autostrada molto più libera».

E ancora. «C’è poi il problema della stazione di Ventimiglia che continua ad essere alimentata a 1500 volt nonostante negli ultimi tre anni abbiamo fatto ogni tentativo perché cambiasse la tensione, diventasse pluritensione, per permettere ai treni italiani di entrare regolarmente in stazione a Ventimiglia – continua Berrino -. Poi, naturalmente, il collegamento mancante con il Piemonte visto che il colle di Tenda è ancora fermo e ancora per qualche anno saremo senza tunnel». Ci sono poi da affrontare l’annosa questione dell’Armo Cantarana e quella dell’autostrada Albenga-Carcare-Predosa. «Naturalmente molta attenzione anche per il Ponente, anche se l’opera è spostata più sul genovese, è la fine dei lavori del “terzo valico” che avvicinerebbe di molto la Riviera di Ponente a Milano e alla pianura padana e sarebbe importantissimo per l’economia turistica ma anche commerciale di questa zona della Liguria».

 

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