Dopo otto anni di civismo, Bianchieri si schiera: «Io vicino a Renzi e Calenda. Votare Terzo polo»

23 settembre 2022 | 09:57
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Ieri la chiusura della campagna elettorale della candidata alla Camera Desiree Negri. Il discorso del sindaco di Sanremo

Sanremo. Chissà come la prenderanno gli alleati in Comune del Partito Democratico, da otto anni e mezzo pilastro dell’amministrazione civica del sindaco Alberto Biancheri, dopo aver ascoltato le parole con cui il primo cittadino ieri sera ha voluto schierarsi apertamente al fianco del Terzo polo di Calenda – Renzi, chiudendo, con un discorso accorato pronunciato dalla terrazza della Canottieri Sanremo, la campagna elettorale della candidata alla Camera Desiree Negri.

In attesa di scoprirlo, è ormai chiaro che la vicinanza tra Biancheri e Renzi sia qualcosa di più di una semplice amicizia maturata nel corso di un lungo pranzo in compagnia delle rispettive famiglie (quello che si era tenuto durante l’ultimo Festival di Sanremo, quando i fotografi avevano immortalato l’accoppiata uscire dalla casa del sindaco). E, se come ha sempre ripetuto lo stesso Biancheri, i suoi alla guida di Palazzo Bellevue sono stati otto anni e mezzo di civismo convinto, oltre la destra e la sinistra, ora è giunto il tempo di “schierarsi”. «In questo speciale e difficile momento bisogna riconoscere che è grazie a Matteo Renzi se il Paese ha avuto per un anno e mezzo una guida autorevole a livello internazionale come Mario Draghi. E’ stato lui l’artefice dell’operazione che ha portato Giuseppe Conte a farsi da parte. Così come Renzi è stato l’unico che ha difeso fino all’ultimo Draghi, quando tutti dicevano di volerlo e poi gli hanno fatto mancare la fiducia in parlamento. Questi sono stati gli aspetti che mi hanno spinto a schierarmi con il Terzo polo», – ha spiegato il sindaco di fronte a un centinaio di sostenitori – (vedi video in copertina).

«Tutti hanno pensato che quando Renzi è venuto a casa mia io volessi cercare una candidatura per me. Invece è stato solo un momento di amicizia. Al di là di questo, mi sento vicino a Calenda e a Renzi. Il Terzo polo non so cosa potrà essere, ma sono sicuro che sarà un cuscinetto, qualcosa che terrà la barra dritta, su certe tematiche, quando ce ne sarà bisogno. Non possiamo consegnare il Paese né ad una parte né all’altra. Abbiamo bisogno di un’alternativa che faccia da controllore per non lasciare il campo libero agli opposti estremi».

«In otto anni e mezzo non mi sono mai schierato, – ha concluso il primo cittadino -. Non ho ancora capito a che partito appartengo. Chi oggi ha scelto il Terzo polo lo ha fatto perché probabilmente non si riconosce in un’area specifica, ma è preoccupato per il futuro dell’Italia. Paese splendido ma con mille problemi a livello finanziario: imprese che chiudono, famiglie che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese per il rincaro delle bollette e non si intravede una fine. Andiamo a votare».