Consiglio comunale di Diano sul tema Rivieracqua: l’intervista al consigliere Bellacicco
Intervista a tutto tondo sul futuro consiglio comunale di Diano Marina
Diano Marina. Lunedì si terrà un consiglio comunale straordinario per discutere la mozione presentata dai consiglieri di opposizione Marcello Bellacicco, Elisabetta Borghi, Francesco Parrella e Micaela Cavalleri relativa alla trasformazione di Rivieracqua da società Consortile per Azioni in Società per Azioni.
Un tema particolarmente caldo soprattutto viste le criticità riscontrate negli ultimi anni nella gestione dell’acquedotto; abbiamo quindi intervistato il consigliere Bellacicco sulle motivazioni di questa iniziativa politica e su quali siano le posizioni dell’opposizione dianese:
Perché avete proposto un Consiglio Straordinario su questo argomento?
“In prima battuta le posso rispondere perché è un argomento delicatissimo, ma è giusto dare una risposta più articolata e dettagliata. In termini generali, la tematica relativa alla disponibilità dell’acqua costituisce un aspetto fondamentale e primario per la vita dei Cittadini, perché stiamo parlando di un bene che è indispensabile nella quotidianità delle persone, visto che garantisce loro la pura e semplice sopravvivenza. Pertanto, un fattore esistenziale cosi importante deve essere garantito a tutti, con una gestione che sia improntata su un concetto di generalizzata ed incondizionata disponibilità, che solo una amministrazione pubblica può assicurare, anche perchè soggetta al controllo diretto dei Cittadini.
D’altra parte, anche se i nostri politici, sia nazionali che locali, non ne tengono minimamente conto, è d’obbligo ricordare che gli Italiani, nel 2011, con un quorum di 27 milioni di votanti, al 94% decisero che l’acqua dovesse rimanere un bene pubblico. Un vero e proprio plebiscito! Fatta questa premessa, l’esigenza di un Consiglio Straordinario è prepotentemente emersa al momento in cui si è chiaramente manifestata la prospettiva di un ingresso della “mano privata” in
Rivieracqua, società sinora di natura pubblica, che gestisce l’acqua di tutti noi. Di fronte a tale eventualità, che per noi non è assolutamente accettabile, come per il 94% degli Italiani, abbiamo chiesto al Sindaco Za Garibaldi ed alla sua Ammnistrazione, di assumere chiaramente la loro posizione, di fronte ad un problema cosi vitale”.
Se queste sono le motivazioni che hanno fatto nascere la mozione, quali sono i suoi contenuti?
“Abbiamo adottato lo strumento della Mozione perché, oltre a garantire la possibiità d’intervento a tutti i Gruppi Consiliari, presuppone una votazione finale, attraverso la quale ogni Consigliere esprime la propria posizione. In questo caso, quindi, i Cittadini di Diano verranno a conoscenza di chi è a favore dell’acqua pubblica e di chi no. Per quanto riguarda i contenuti, abbiamo attentamente analizzato l’attuale situazione societaria di Rivieracqua, con particolare riferimento sia alla Convenzione tra l’AATO (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) Idrico e Rivieracqua, che costituisce l’atto fondamentale di tutta questa faccenda sia lo stesso Statuto della Società. Da questa analisi, sono emersi aspetti concreti e documentati che, a nostro parere, rendono illegittimo il percorso di modifica societaria di Rivieracqua, da Società Consortile per Azioni a Società per Azioni.
Tutti aspetti che illustreremo dettagliatamente nel Consiglio Straordinario di lunedì prossimo. In definitiva, stimoleremo la Maggioranza a riflettere attentamente su quanto detto, inviteremo tutti i Consiglieri a rispettare la volontà popolare, che vuole mantenere l’acqua pubblica e richiameremo Za Garibaldi e la sua Amministrazione ad assumere una decisione di responsabilità di fronte ad una procedura amministrativa che non risulta legittima”.
La Mozione è stata presentata congiuntamente con l’altro Gruppo di Minoranza “Diano Domani”?
“Lo confermo. Il Gruppo “Diano Domani” si è unito a noi nel proporre una Mozione cosi importante. Ma devo dirle che il testo, che il nostro Gruppo aveva preparato, è stato apprezzato anche fuori Diano Marina, costituendo un riferimento anche per Gruppi Consiliari di altri Comuni, con cui siamo in contatto. Indubbiamente, un segnale di unità di intenti molto significativo, in cui confidavamo, vista l’estrema importanza del tema”.