Bordighera, Rotonda di Sant’Ampelio. Il perito: «Lavori per 465mila euro per renderla fruibile»

5 settembre 2022 | 09:28
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Bordighera, Rotonda di Sant’Ampelio. Il perito: «Lavori per 465mila euro per renderla fruibile»

«Errato il progetto»: problemi di quote, calcestruzzo e rampa d’accesso per i disabili

Bordighera. E’ di circa 465mila euro, secondo quanto stimato dall’architetto Giovanni Rosotto, il costo per rendere fruibile la rotonda di Sant’Ampelio: l’opera realizzata dalla M.E.G.A.RES de L’Aquila, che ha demolito e ricostruito il manufatto preesistente (chiuso nel 2007 perché dichiarato inagibile) per conto del Comune di Bordighera e per un importo pari a 1,7 milioni di euro prelevati direttamente dalle casse del Comune.

Nella perizia redatta dall’architetto Rosotto su disposizione del giudice onorario del Tribunale di Imperia Cristina Zeppa, vengono messi nero su bianco i risultati degli accertamenti compiuti. Risultati che sembrano confermare i dubbi e le perplessità da sempre espressi dalla società Amarea, in causa con Palazzo Garnier da oltre un anno: da quando, cioè, secondo il Comune ristorante e stabilimento avrebbero dovuto trasferirsi nei locali sottostanti il belvedere, demolendo le strutture precarie installate sulla spiaggia durante i lavori per la realizzazione della Rotonda e  che attualmente ospitano il ristorante Romolo Amarea e cabine e spogliatoi dello stabilimento balneare Amarea.

«Gli accertamenti condotti sui luoghi hanno permesso di rilevare che quanto realizzato risulta conforme al progetto approvato dagli enti, che, tuttavia, risulta errato in quanto il manufatto preesistente risulta essere stato collocato ad una quota sbagliata», scrive l’architetto Rosotto. E ancora: «La quota di pavimento dei nuovi locali commerciali risulta più bassa della quota di spiaggia antistante agli stessi; l’abbassamento della quota di pavimento dei nuovi locali a comportato un aumento della vulnerabilità del manufatto e di conseguenza un maggior rischio idraulico; l’aumento del rischio idraulico comporta la non fruibilità dei locali commerciali». Sembrano emergere anche problemi per persone con disabilità che volessero accedere alla struttura: «I nuovi locali commerciali non risultano accessibili, visitabili e fruibili da persone con ridotta mobilità – scrive sempre l’architetto Rosotto al termine di una perizia di oltre cento pagine -. Nelle la rampa di collegamento tra il piano del belvedere quello della spiaggia non risulta essere stata realizzata secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di abbattimento di barriere architettoniche, pertanto, non è garantito l’accesso alla spiaggia; le aree antistanti locale commerciale risulta non ultimate e di percorsi non risultano raccordati». E ancora: «L’altezza interna dei locali pari ad 2,70 m, unitamente alla quota di pavimento interno dei locali più bassa rispetto alla quota di calpestio dell’area antistante ai locali stessi, comporta una diminuzione dei coefficienti di panoramicità, di vista, di luminosità; l’abbassamento dell’altezza interna comportato una riduzione delle superfici vetrate apribili ad una conseguente riduzione della reazione di illuminazione naturale».

«È stata rilevata la presenza di ferri d’armatura di materiale plastico affiorati rispetto al filo del getto nei casi in cui i ferri risultavano affiorati si è levato il fenomeno di ossidazione delle parti in carpenteria metallica; è stata rilevata la presenza di micro fessurazioni/cavillature Sul solaio di copertura ma non è stata riscontrata la presenza di fessure passanti nel solaio; è stata rilevata la presenza di: percolamenti, Efflorescenze, macchie, incrostazioni, erosione e deposito superficiale sulle superfici che delimitano la scala a chiocciola. I fenomeni infiltrativi sono stati causati dallo strato di impermeabilizzazione non adeguato».

«Il rimedio possibile al vizio rilevato consiste nella realizzazione dell’immobile alla quota corretta, previa parziale demolizione del fabbricato esistente. Risulta quindi necessaria: la demolizione del solaio in cemento armato che forma il belvedere; la rimozione del controsoffitto, degli impianti, e dei sanitari che risultano già posati; la rimozione dei serramenti interni ed esterni; la realizzazione di soletta areata; la realizzazione di massetto; realizzazione di copertura in cemento armato; la realizzazione di controsoffittatura; posa impianti, sanitari, serramenti e opere di finitura superficiale». Il tutto per un costo stimato di euro 419.526,27.

E ancora interventi per il ripristino dei ferri d’armatura per un costo di euro 31.127,22. E altri 15.292,19 euro per rendere i nuovi locali e la spiaggia accessibili a persone disabili.