Arte a Natura si incontrano nel workshop “Rifugi Poetici” a Cervo

15 settembre 2022 | 13:04
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Arte a Natura si incontrano nel workshop “Rifugi Poetici” a Cervo

Un workshop di una settimana a Cervo per insegnare l’arte di costruire con i vegetali di recupero

Cervo. Si svolgerà dal 18 al 24 settembre la progettazione partecipata di una scultura-rifugio per uomini e animali realizzata con le canne di fiume.

Questo workshop, organizzato dalla cooperativa sociale di comunità “Pollaio Aperto” in collaborazione con l’artista argentino Oscar Dominguez, mira a sensibilizzare sul tema della sostenibilità ambientale nella cura del verde pubblico ed insegnerà le tecniche di progettazione, preparazione ed intreccio di materiale vegetale di recupero (verrà utilizzata la canna comune ma  verrà illustrato anche come utilizzare potature di oliveti, frutteti e vigneti, ramaglie e sfalci alvei fluviali).

Alla fine dei lavori verrà realizzata un’opera in un’area a verde pubblico tra il mare e la foce del torrente Cervo ai piedi del meraviglioso borgo di Cervo.

L’apertura dei lavori si terrà Domenica 18 settembre alle ore 16:00 nell’Oratorio di Santa Caterina di Cervo mentre durante la settimana il workshop sarà aperto tutti i pomeriggi, fino a Sabato 24 incluso, dalle 14:30 alle 18:30 nei Giardini di Via della Foce.

Ecco quindi una presentazione dell’artista Oscar Dominguez:

Il dialogo con la natura, con la sua mutevolezza e la sua bellezza estetica, caratterizza i lavori in esterno dello scultore argentino: grandi installazioni in ambienti inconsueti e una ricerca dei
materiali del territorio tra land art, ecologismo e naturalità spirituale.
Oscar si appropria fisicamente e metaforicamente dei luoghi in cui le sue sculture nascono e intraprendono un serrato dialogo con lo spazio urbanistico e architettonico circostante.
Il tema dell’equilibrio tra cielo e terra, tra vuoto e pieno, rende le installazioni leggere e le integra perfettamente nell’ambiente in cui sono inserite, come se fossero sempre state in quei luoghi.
Si avverte la sensazione di allargamento, come essere al cospetto di esseri quasi animati provenienti da un’epoca senza tempo, di apparizioni nello spazio. Eventi plastici vitali, prima mentali e poi tridimensionali e punti di confluenza di energie diverse, si proiettano nello spazio per essere contemplati da chiunque.
Realizzazione di “beni comuni” che attraverso la partecipazione collettiva siano occasione di una riflessione innovativa e universale che parli di rigenerazione e di sostenibilità. Arte contemporanea quindi, come strumento critico e azione di cura del paesaggio, scambio generazionale e culturale.