Arrestato con 34 kg di cocaina a Ventimiglia, la Corte d’Appello gli restituisce il tir: «Non è stato modificato»

Accolta la tesi difensiva dell’avvocato Marco Bosio
Ventimiglia. La prima sezione penale della Corte d’Appello di Genova ha confermato, lo scorso 22 settembre, la condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione nei confronti di F.C., originario di Vibo Valentia arrestato il 10 marzo del 2021 alla barriera autostradale di Ventimiglia, dai militari della Guardia di Finanza che lo avevano trovato alla guida di un tir Scania, a lui intestato, con oltre 34 chilogrammi di cocaina purissima nascosta all’interno delle intercapedini superiori della cabina motrice del mezzo.
L’uomo era stato condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi con rito abbreviato dal tribunale di Imperia, che aveva disposto anche la confisca dell’autoarticolato. Una sentenza contro la quale l’avvocato Marco Bosio, difensore di F.C., aveva fatto appello, riuscendo ad ottenere per il suo assistito il dissequestro del tir: la Corte d’Appello, infatti, ha accolto in pieno la tesi del noto penalista che, nella sua arringa, ha chiesto ai giudici di valutare la strumentalità del bene confiscato rispetto al reato commesso. In pratica, se il camion non ha subito trasformazioni per trasportare la droga, come in questo caso, non è confiscabile. Il tir, dal grande valore economico, è così stato restituito al suo proprietario, che sta scontando la sua condanna agli arresti domiciliari a Vibo Valentia.
[Nella foto l’avvocato Marco Bosio]