Il caso

Aggressioni sui mezzi pubblici, vertice in Prefettura ad Imperia con i sindacati

La situazione più preoccupante per aggressioni ai conducenti al momento risulta essere quella di Ventimiglia

Imperia. Incontro in Prefettura questa mattina fra alcune sigle sindacali e il prefetto di Imperia Armando Nanei. A seguito dello sciopero nazionale avvenuto lo scorso 16 settembre e incentrato sulla situazione di sicurezza in cui i sindacati sono scesi in piazza chiedendo di fermare le ripetute aggressioni sui mezzi pubblici ad autisti e controllori, oggi è stata affrontata questa difficile situazione direttamente con il prefetto.

Guido Esposito in rappresentanza della Ugl Trasporti ha sottolineato le richieste fatte al prefetto, in seguito alle aggressioni subite a bordo dei mezzi: «Noi abbiamo chiesto di prendere atto della situazione che abbiamo in provincia, che è sicuramente migliore di altre località, ma non è comunque tollerabile. Abbiamo già avuto noi delle aggressioni a bordo e prima di arrivare a condizioni peggiori, dove si hanno conseguenze drastiche, abbiamo chiesto al prefetto di prendere atto della situazione: ha preso atto della situazione e controllerà se quello che abbiamo detto è veritiero. Contatterà l’azienda per prendere le azioni necessarie».

La situazione più preoccupante al momento risulta essere quella di Ventimiglia, come sottolinea Esposito: «Essendo zona di frontiera ha delle problematiche un pò sue. Ha una quantità di persone che non sono stabili e che creano problemi: sono soggetti “disagiati”, diciamo, che però portano disagio a noi, nel senso che creano risse, spesso e sovente non hanno la mascherina e sono sprovvisti di biglietto. Questa è una situazione che può sembrare magari non tanto pericolosa, ma quando sono ubriachi spesso assumono atteggiamenti molto aggressivi e l’autista, spesso, è il primo con cui se la prendono, visto che è quello che fa loro notare che più di un tot non può caricare, che la mascherina è obbligatoria e tutti la devono mettere. Purtroppo il conducente è quello che ne paga le conseguenze».

Presente al vertice anche la Pfisal-Cisal che proprio durante il recente sciopero ha avanzato l’idea di porre sui mezzi delle barriere di protezione, come sottolinea Alessandro Puzio: «Questo è stato il primo incontro durante il quale abbiamo spiegato tutte le nostre problematiche, che il prefetto già conosceva perché è un problema che abbiamo affrontato. Da qui in avanti, insieme all’azienda, il prefetto cercherà di trovare insieme all’azienda delle soluzioni atte a ridimensionare il problema, di modo ché sui mezzi si possa sentire la presenza delle forze dell’ordine atte a garantire la sicurezza di colleghi e passeggeri. Noi di fatto chiediamo la possibilità di poter lavorare più tranquillamente, senza avere paura di lavorare e trovarci in situazioni spiacevoli».