A due anni dall’alluvione Meosu ancora isolata. Lavori in ritardo, fondi a rischio

28 settembre 2022 | 11:35
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A due anni dall’alluvione Meosu ancora isolata. Lavori in ritardo, fondi a rischio

Botta e risposta tra i sindaci di Taggia e Badalucco. Orengo: «Basta polemiche o restituiremo i finanziamenti». Conio: «Disponibili a fare la nostra parte»

Taggia. Sarebbero dovuti finire da contratto il 31 di agosto i lavori per sottrarre la frazione di Meosu dall’isolamento, ma il cantiere aperto veleggia in alto mare. A denunciare la situazione è il comitato spontaneo nato subito dopo l’alluvione del 2 ottobre 2020, quando l’Argentina in piena spazzò via il ponte che collegava la provinciale della Valle Argentina alla località del Comune di Badalucco. Il caso era finito, l’anno scorso, anche su Striscia la Notizia, con Capitan Ventosa immortalato dalle telecamere di Canale 5 attraversare l’unica passerella pedonale che permette a chi ha le case, o i terreni coltivati, oltre il torrente, di raggiungerle. Passato un altro anno da allora, quasi nulla è cambiato. Gli enti locali che dovrebbero collaborare per risolvere il problema – Taggia e Badalucco -, discutono su come evitare di perdere il secondo stanziamento ricevuto dalla Regione e dalla protezione civile, il quale va impiegato per la progettazione dell’opera definitiva, con incarico da affidare entro il prossimo 30 novembre, a pena di decadenza.

A pochi giorni dal secondo anniversario dall’alluvione, il comitato spontaneo per Meosu torna a lanciare un appello alle istituzioni coinvolte nel progetto: «Sono in corso i lavori di costruzione di una bretella che consentirebbe di raggiungere Meosu passando da Freitusa ma a fronte del costo previsto dal progetto di 612 mila euro, la Regione Liguria ha erogato soltanto 382 mila euro, insufficienti per ultimare la strada. Il Comune di Badalucco ha recentemente ottenuto un ulteriore finanziamento di 800 mila euro, richiesto con il verbale di somma urgenza numero 14 del 2 novembre 2020 per la messa in sicurezza (intervento di Tipo C) della strada di accesso in località Meosu, mediante delocalizzazione del ponte o adeguamento idraulico dell’attraversamento sul Torrente Argentina. Tale somma sarebbe più che sufficiente per ultimare i lavori e togliere Meosu dall’isolamento, ma per non perdere tale finanziamento devono essere adottate le necessarie deliberazioni entro il 30 novembre prossimo, ovvero deve essere affidata la progettazione dei lavori. Se il cantiere in corso non verrà ultimato velocemente, in caso di forti piogge gran parte di quanto sin qui realizzato verrebbe distrutto a causa del dilavamento, con conseguente spreco di pubblico denaro e gravi danni alle colture e alle abitazioni sottostanti».

La replica del sindaco di Badalucco Matteo Orengo. «Se il comitato anziché ringraziare il Comune di Badalucco continua con questo tipo di iniziative, potrei anche pensare di restituire i fondi e chiuderla qui, – si sfoga il primo cittadino -. Stiamo parlando di un’opera che ricade interamente nel Comune di Taggia, per la quale Badalucco si è prestata a richiedere le somme urgenze. Non ero tenuto a farlo. Il mio Comune ha anticipato soldi e fatto lavorare a tempo pieno il proprio unico tecnico. Invece di ringraziarci, dal comitato è un continuo fare polemica. Stiamo gestendo cantieri per 1,2 milioni di euro per conto di un altro municipio. Ma cosa vogliono di più?». Prosegue Orengo: «Domani mattina effettuerò un altro sopralluogo per capire come proseguire. Mi rendo conto che sono passati due anni e che il disagio sia enorme. Di questo chiedo scusa, anzi ringrazio tutti i privati che hanno messo a disposizione i propri terreni per creare un passaggio. Però ora dico che non può ricadere tutto sulle nostre spalle. E’ chiaro che Taggia deve fare la sua parte, assumendosi l’onore di pagare le ore che il nostro funzionario dell’ufficio Tecnico dedica a Meosu. Se Taggia rispetta gli impegni presi bene, altrimenti lo dico chiaramente: il rischio che il finanziamento salti esiste».

La risposta del sindaco Mario Conio. «Sono due settimane che su questo tema cerco un dialogo con il collega Matteo Orengo, un caro amico di cui ho massimo rispetto. Evidentemente, però, se esiste un accordo di programma siglato tra il Comune di Taggia e quello di Badalucco, è perché la mia amministrazione si è già presa gli impegni che le spettano e intende mantenerli. Nell’accordo di programma è previsto che Badalucco si faccia carico di seguire i lavori, avendo ricevuto i finanziamenti. Noi come Comune di Taggia siamo pronti a fare da stazione appaltante e a mettere a disposizione i nostri tecnici. Dico al collega Orengo che l’occasione non può essere persa. Dobbiamo vederci presto».