Tromboembolia polmonare, ospedale Borea di Sanremo primo in Liguria per l’utilizzo della trombectomia meccanica

13 agosto 2022 | 07:15
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Tecnica innovativa che si basa sull’utilizzo di un catetere aspirante introdotto attraverso la vena femorale e avanzato fino all’arteria polmonare

Sanremo. Un nuovo trattamento per l’embolia polmonare, che si basa sull’utilizzo di un catetere aspirante introdotto attraverso la vena femorale e avanzato fino all’arteria polmonare: è il sistema all’avanguardia utilizzato dall’equipe della sala di Emodinamica del reparto di Cardiologia, fiore all’occhiello dell’ospedale Borea di Sanremo, e unico centro in Liguria ad effettuare la trombectomia polmonare in grado di salvare la vita di pazienti con un’embolia polmonare massiva, dovuta ad una grave ostruzione dell’arteria, oppure a trattare chi non può assumere i cosiddetti trombolitici, ovvero i farmici che sciolgono i trombi.

A illustrare l’importante attività del reparto, sono il primario di Cardiologia, dottor Fabio Ferrari, e il direttore della sala di Emodinamica, dottor Massimo Leoncini, che con un’equipe formata da medici, infermieri e tecnici, lavorano ogni giorno per soddisfare le esigenze di tutta la popolazione dell’Asl1 Imperiese che necessita di visite, trattamenti e ricoveri per problemi legati al malfunzionamento del muscolo più importante del corpo umano: il cuore.

«Il reparto di cardiologia di Sanremo è basato fondamentalmente sull’Unità Coronarica e sul reparto di degenza e sull’Ambulatorio – spiega il dottor Ferrari – E si avvale in modo molto importante della sala di emodinamica, dove vengono fatti tutti i trattamenti interventistici, in primo luogo il trattamento dell’infarto miocardico acuto e della cardiopatia ischemica. Stiamo poi introducendo degli altri tipi di trattamento, come quello della trombectomia polmonare, della chiusura dei forami ovali pervi e con altri progetti legati sempre ad un’interventistica di tipo cardiovascolare».

reparto cardiologia borea sanremo

Un’attività fondamentale, quella del trattamento della tromboembolia polmonare, visto che si tratta, studi scientifici alla mano, della terza sindrome cardiovascolare acuta più frequente nel mondo e, come si legge nel “Giornale italiano di Cardiologia”, «è gravata da elevati tassi di mortalità e morbilità». Una patologia che, con la diffusione del Covid-19, ha conosciuto un incremento di casi legati all’azione stessa del Coronavirus. Per questo, visti i «limiti riconosciuti della trombolisi sistemica e della terapia anticoagulante si è recentemente diffuso il ricorso ad innovative tecniche di trattamento endovascolare della TEP (tromboembolia polmonare) acuta ad alto e intermedio rischio». Una metodologia quest’ultima, che nonostante stia dando risultati eccezionali, non è ancora diffusa se non in una quindicina di centri in tutta Italia, tra cui Sanremo, grazie all’input del dottor Ferrari e del dottor Leoncini.

Che cos’è l’embolia polmonare? «L’embolia polmonare si verifica quando si forma un trombo all’interno del sistema venoso di una persona, solitamente nelle vene delle gambe – spiega il dottor Leoncini – E questo trombo si stacca e viene a raccogliersi nell’arteria polmonare ostruendo il flusso di sangue destinato agli alveoli polmonari e quindi compromettendo la capacità di scambi respiratori. Il paziente è molto sofferente, ha una bassa ossigenazione del sangue e nei casi di embolia veramente severi anche può sviluppare uno stato di shock per insufficiente passaggio di sangue attraverso il circolo polmonare».

reparto cardiologia borea sanremo

Come si può trattare? «I trattamenti sono vari e dipendono in parte dalla gravità dell’embolia polmonare – continua il dottor Leoncini – Nelle forme più lievi è sufficiente un trattamento di tipo farmacologico, utilizzando dei farmici anti-coaugulanti, inizialmente endovenosi e poi somministrati per via orale. Nei casi in cui, invece, c’è un impegno decisamente più importante, il trattamento può essere ancora farmacologico utilizzando dei farmici chiamati trombolitici, che hanno una serie di problematiche correlate al rischio aumentato di sanguinamento, di cui il più temibile è sicuramente quello all’interno del cranio. Le ultime possibilità di trattamento, sono quelle interventiste che impiegano varie metodiche. Nel nostro centro abbiamo iniziato ad utilizzare un tipo di metodica che si chiama trombectomia meccanica».

reparto cardiologia borea sanremo

Ma in cosa consiste, nel dettaglio, questo nuovo trattamento? «In pratica – sintetizza il cardiologo – Dopo aver introdotto un catetere aspirante attraverso la vena femorale, si avanza fino a raggiungere l’arteria polmonare dove vengono aspirati i trombi localizzati nelle diramazioni dell’arteria ripristinando così un flusso di sangue adeguato, riducendo le pressioni nell’albero vascolare polmonare e migliorando l’ossigenazione del sangue».

Per poter attuare questo nuovo metodo di trattamento, in cui l’equipe è impegnata per almeno un’ora su ogni paziente, continuando al contempo a garantire tutti i servizi ad altri fruitori del centro, la Cardiologia di Sanremo ha necessità di crescere ancora. «Il nostro obiettivo – conclude il primario Ferrari – E’ quello di ampliare l’offerta dei trattamenti di tipo interventistico. Attualmente c’è una sola sala e sono mesi che stiamo seguendo il progetto dell’ampliamento e della costruzione della seconda sala che la direzione aveva avallato. Adesso c’è stato un cambio al vertice e quindi dovremo parlarne con il nuovo direttore generale, che spero comprenda le necessità di un centro di riferimento come il nostro, unico dell’Asl1 Imperiese che si occupa di questo trattamento per un’ampia popolazione che nei periodi estivi praticamente raddoppia».

Studio di nuovi trattamenti, acquisto di macchinari all’avanguardia e aumento degli spazi, ma anche implementazione del personale perché senza i professionisti della medicina non è possibile dare una risposta adeguata ai pazienti. E se da sempre il Ponente è fanalino di coda nella capacità di attrarre medici e operatori sanitari nei suoi ospedali, la voglia di innovarsi e sperimentare nuove metodologie di cura potrebbe essere un trampolino di lancio per iniziare a portare nell’Imperiese validi professionisti nel campo medico.

reparto cardiologia borea sanremo