Taggia vota per la trasformazione in Spa di Rivieracqua, la protesta fuori dal Comune
Questa sera alle 18:30 il consiglio comunale. Conio pronto a dimettersi se il gruppo di maggioranza non vota compatto
Taggia. Protesta fuori dal municipio di Taggia del comitato per l’acqua pubblica e di numerosi privati cittadini. Gli attivisti hanno manifestato a pochi minuti dall’inizio del consiglio comunale in cui l’amministrazione del sindaco Mario Conio è chiamata ad approvare le modifiche allo statuto di Rivieracqua, le quali prevedono la trasformazione della stessa società consortile in società per azioni, anticamera dell’ingresso del socio privato, così come imposto dal commissario ad Acta della Provincia per le questioni relative al servizio idrico integrato Gaia Checcucci. Il primo cittadino tabiese, nel corso di una riunione che si è tenuta oggi, ha annunciato di essere pronto alle dimissioni qualora la pratica non venisse approvata con il voto favorevole di tutto il gruppo di maggioranza.
Taggia è l’ultimo comune costiero, dopo Sanremo, che è chiamato a passare la pratica diventata oggetto della protesta dei cittadini contrari alla privatizzazione. Nelle scorse settimane il Coordinamento Imperiese per l’Acqua pubblica aveva lanciato una petizione online che in poco tempo ha superato le 1000 firme. Da segnalare il voto contrario alla trasformazione in Spa, del gestore unico provinciale, già espresso da parte di alcuni piccoli comuni come Bajardo, Perinaldo e Dolcedo. Per diventare efficaci le modifiche statutarie dovranno essere approvate dal 50% più uno dei Comuni che compongono l’assemblea dei soci di Rivieracqua. La scadenza è fissata per domani, quando a Palazzo Bellevue si terrà la conferenza dei sindaci per il via libera definitivo all’operazione privato.
(Nel video le interviste ai consiglieri Cascino e Lo Iacono e a Mauro Giampaoli del Cimap)