Palafiori in gestione, appalto annullato per tutelare Fondazione Sinfonica

19 agosto 2022 | 12:54
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Palafiori in gestione, appalto annullato per tutelare Fondazione Sinfonica

Commissione aggiudicatrice formata da due dirigenti di Palazzo Bellevue. Presto un nuovo bando

Sanremo. Sarebbe dovuta essere la ciliegina sulla torta di una stagione di grande rilancio per la Fondazione Orchestra Sinfonica, invece l’assegnazione del Palafiori a società specializzate nell’organizzazione di eventi si è trasformata in un disastro senza precedenti che ha costretto il consiglio di amministrazione a trincerarsi dietro un assoluto silenzio.

I fatti sono noti. Con bando di gara dello scorso giugno, Fondazione ricerca un locatario per il Palafiori, a sua volta affidato in comodato d’uso dal Comune alla Sinfonica, per permetterle di valorizzarlo e fare un po’ di cassa. Alla selezione si presentano in due: il Gruppo Eventi, da tanti anni organizzatore di Casa Sanremo durante il Festival, e l’associazione temporanea d’imprese formata da ABC Srl e dalla Calvini Light Equipment, sede in Roma ma cervello a Sanremo. Le buste contenenti le offerte tecniche vengono aperte il 14 luglio. La commissione aggiudicatrice, presieduta dall’avvocato genovese Emanuela Baj, “ritiene sufficiente la dimostrata esperienza in almeno una delle materie (musicale, spettacolo, televisiva) indicate nel bando” di entrambi i competitor, assegnando il bene all’Ati Abc-Calvini che ha presentato un rialzo maggiore sul prezzo a base d’asta (180 mila euro).

Stando al provvedimento di annullamento emesso la scorsa settimana da Fondazione Sinfonica, la commissione aggiudicatrice ha “attestato genericamente l’ottemperanza da parte dei concorrenti alle prescrizioni del bando senza tuttavia dare specificamente conto dell’avvenuto accertamento in capo ai concorrenti medesimi da un lato dell’effettivo possesso dei requisiti curricolari prescritti e dall’altro lato dell’adeguatezza dei progetti presentati in punto di corrispondenza ai requisiti di massima legati alla transitorietà della locazione, secondo quanto stabilito dal punto 5 del bando”. Pertanto, “il verbale delle operazioni di gara presenta dunque un difetto istruttorio e motivazionale che se da una parte non consente alla Fondazione l’approvazione degli atti di gara, neppure consente dall’altra parte l’attivazione di un subprocedimento di sanatoria, avendo la Commissione già provveduto all’apertura delle offerte economiche”. Ergo, il Cda “delibera di non confermare la proposta di aggiudicazione della gara e di annullare la procedura che non avrà pertanto ulteriore corso”.

E dire che la commissione aggiudicatrice era composta dai due assi della dirigenza di Palazzo Bellevue, gli ingegneri Giambattista Miceli (Edilizia privata) e Danilo Burastero (Lavori pubblici), che da soli coordinano il 90% degli appalti che contano in Comune a Sanremo, mentre nel consiglio di amministrazione di Fondazione Sinfonica siedono due avvocati di primo piano, il presidente e giuslavorista genovese Filippo Biolé e la sanremese Enza Dedali. Ora l’appalto del Palafiori dovrebbe essere ripubblicato nel breve periodo, con il paradosso di partenza che i due principali interessati dovranno giocare a carte scoperte. Un elemento, ironia della sorte, che potrebbe andare a favorire una partita al rialzo sulle proposte progettuali ed economiche, a tutto vantaggio di Fondazione Sinfonica.

L’annullamento dell’appalto, conclusosi con l’assegnazione ad Abc-Calvini Light, è stato possibile grazie all’applicazione dell’articolo 6 del bando che prevedeva la possibilità in ultima istanza per Fondazione Sinfonica di non assegnare il bene anche in caso di avvenuta aggiudicazione. Una tutela che con ogni probabilità non sarà sufficiente ad evitare l’avvio di una battaglia legale dagli esiti imprevedibili. Per la nuova gara non sono ammessi bis.