Manca l’acqua a Bajardo e il Comune ingaggia un rabdomante

22 agosto 2022 | 15:53
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Manca l’acqua a Bajardo e il Comune ingaggia un rabdomante

La tecnica della rabdomanzia non ha alcun fondamento scientifico, ma questo sembra non interessare alla municipalità baiocca che ha investito anche 366 euro: somma che servirà a pagare il “tecnico” in questione

Bajardo. Piove poco e la siccità si fa sentire anche nel borgo montano dell’entroterra matuziano. Ed è così che l’amministrazione comunale corre ai ripari affidandosi ad un “sensitivo agricolo”. In parole povere un rabdomante, figura al limite del folkloristico presente nelle tradizioni popolari sin dal terzo millennio avanti Cristo, che andrà in cerca dell’acqua sotterranea con il suo classico bastone a forma di “Y” quando non un pendolo.

La tecnica della rabdomanzia non ha alcun fondamento scientifico, ma questo sembra non interessare alla municipalità baiocca che ha investito anche 366 euro: somma che servirà a pagare il “tecnico” in questione.

Per trovarlo non sono dovuti andare fino Hogwards al cospetto di Harry Potter, bensì nella vicina e più prosaica Apricale. Lì hanno ingaggiato Renato Labolani, che si definisce “rabdomante sensitivo” e che promette di localizzare vene acquifere e di rilevare nodi “geopatogeni”, chiamati “Nodi di Hartmann”.

riviera24 - renato labolani rabdomante