Lungomare di Bordighera, la Soprintendenza scende in campo per le araucarie

27 agosto 2022 | 07:15
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Lungomare di Bordighera, la Soprintendenza scende in campo per le araucarie

Mara Lorenzi: «Siamo eredi fortunati di un patrimonio che ci è stato trasmesso, ed è doveroso chiedere attenzione e consapevolezza a beneficio del suo futuro»

Bordighera. «Il maestoso filare di Araucaria heterophylla (nota anche come Araucaria excelsa) che caratterizza, impreziosisce, e con la sua ombra rende fruibile il Lungomare Argentina anche nelle caldissime estati che ormai ci toccano, è un monumento. E’ censito nell’elenco degli Alberi Monumentali dell’Italia e della Liguria, e ha la qualifica di essere di “notevole interesse pubblico”. Tale qualifica riconosce che il filare di Araucaria è patrimonio di tutti e pregio per la nostra città; e lo rende intoccabile se non dopo la presentazione agli enti competenti di qualsiasi intervento che lo coinvolga e l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni». Lo scrive il consigliere comunale di minoranza Mara Lorenzi (Civicamente Bordighera).

«Era perciò parso quasi incredibile – continua – Che il progetto definitivo per la riqualificazione del Lungomare Argentina presentato nell’Ottobre 2021 alla Commissione Consiliare sull’Urbanistica neppure menzionasse il vincolo per la tutela del filare di Araucaria. E che l’unica risposta alle nostre richieste per tutelarne la sicurezza fosse stata una brevissima relazione agronomica che in quattro righe e mezzo indicava che il filare non sarebbe stato danneggiato».

Prosegue Lorenzi:«Il motivo di temere per le Araucarie è che alcuni interventi previsti sul lungomare potrebbero arrecare danno al loro apparato radicale. La rimodulazione delle aiuole e ridefinizione dei giardini previste nel progetto possono cambiare il piano di campagna; e sappiamo dalle Linee Guida per gli Interventi di Cura e Salvaguardia degli Alberi Monumentali (Mipaaf 2020) che “anche semplici cambi di livello del terreno (riporti o asporti) influenzano gli scambi gassosi del suolo e incidono pesantemente sulla vitalità delle radici assorbenti”. Il progetto integrato della pista ciclabile lungo la ferrovia prevede la realizzazione di un massetto di cemento armato al limite dei tronchi di alcune delle araucarie oltre a scavi per sistemare servizi idraulici e illuminazione, creando un rischio immediato per gli apparati radicali. Le Linee Guida sono chiarissime e con buon motivo: qualsiasi danno alle radici di alberi monumentali è semplicemente vietato».

«Perciò – conclude – Avevamo inviato segnalazione della mancanza di precauzioni agli enti coinvolti nella valutazione del progetto. All’inizio di agosto ecco finalmente la buona notizia: la Soprintendenza ha subordinato l’autorizzazione del progetto alla “presentazione, prima dell’inizio dei lavori, di uno specifico elaborato grafico che rappresenti il raffronto tra lo stato attuale ed il progetto, comprendente l’intera area di intervento con particolare attenzione alle alberature di decretato pregio, nonché una relazione tecnico agronomica che ne descriva le modalità previste per la salvaguardia, sia in fase di cantiere sia in vista di future manutenzioni”. Benvenuta la prescrizione della Soprintendenza. Inietterà la necessaria dose di prudenza nella pianificazione ed esecuzione degli interventi che coinvolgeranno le Araucarie del Lungomare. Siamo eredi fortunati di un patrimonio che ci è stato trasmesso, ed è doveroso chiedere attenzione e consapevolezza a beneficio del suo futuro. Attendiamo di poter esaminare il piano di salvaguardia richiesto».