Imperia, la disperazione di un padre: «Aiutatemi a rivedere mio figlio portato in Messico»

«Come è stato possibile che mio figlio sia stato inserito nell’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero, l’Aire, senza che io lo abbia autorizzato?»
Imperia. Da quasi due anni non vede il proprio figlio, di appena sei anni, portato in Messico dalla madre e mai più fatto tornare a Imperia: è disperato Mirko Bacchiocchi, impiegato di 42 anni, che ora chiede aiuto alle istituzioni affinché lo aiutino a rivedere il proprio bambino.
«Il 12 dicembre del 2020, sua mamma era partita per il Messico, dove si era recata per motivi personali – racconta l’uomo -. L’avevo autorizzata a restare col bambino fino a marzo del 2021, ma lei non è più tornata. Dice che ormai si è stabilita». Nel tentativo di rivedere il bambino, Mirko nel luglio del 2021 ha presentato una denuncia in polizia per sottrazione di minore. Ma i tempi della giustizia sono lenti, e il padre si chiede «come sia possibile fissare un’udienza a dicembre del 2023, quando c’è un minore di mezzo». C’è poi un altro interrogativo al momento senza risposta: «Come è stato possibile che mio figlio sia stato inserito nell’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero, l’Aire, senza che io lo abbia autorizzato?». Stando a quanto dichiara l’uomo, l’ex compagna e il bambino ora vivono in Messico con lo status di italiani residenti all’estero e ora lui chiede al Comune di Imperia su quali basi ha rilasciato il nulla osta.
«Parlo quasi tutti i giorni col bambino in videochiamata – conclude Mirko – Ma sua madre dice che non vuole tornare più a Imperia e io non so quando potrò rivederlo. Mi auguro soltanto che la mia denuncia venga presa in considerazione in tempi più brevi, perché un padre non può aspettare tutto questo tempo per rivedere il proprio bambino».