Il Comune di Bajardo assolda un rabdomante, interviene il Cicap «Nessun fondamento scientifico»

24 agosto 2022 | 12:25
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Il Comune di Bajardo assolda un rabdomante, interviene il Cicap «Nessun fondamento scientifico»

Il “Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze” è stato fondato nel 1989 su impulso del compianto Piero Angela, da poco scomparso

Bajardo. Il Comune ingaggia un rabdomante ed interviene il Cicap. Il “Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze”, fondato nel 1989 su impulso del compianto divulgatore scientifico Piero Angela, da poco scomparso, è un’associazione educativa senza fine di lucro che ha come obiettivo quello di promuovere un’indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell’insolito, con l’obiettivo di diffondere la mentalità scientifica e lo spirito critico.

Spesso i componenti dell’associazione hanno chiesto a chi pretende di praticare il paranormale di riprodurre le sue azioni sotto il controllo scientifico, ma quasi mai nessuno si è prestato al test e chi lo ha fatto ha fallito nel replicare le sue azioni “magiche”. Sul caso di Bajardo, preceduto da Apricale meno di un mese fa, il Cicap fa sapere che «La rabdomanzia è un’arte divinatoria, diffusa sin dal III millennio a.C., che non ha alcuna efficacia dimostrata, a differenza di discipline attendibili come l’idrogeologia. Il CICAP, nel corso degli anni, ha esaminato in ogni occasione possibile l’opera dei rabdomanti: tutti gli esperimenti condotti in merito hanno dato esito negativo. Ogni tentativo di dimostrare le tesi dei rabdomanti in condizioni di rigoroso controllo scientifico è fallito: chiamati a spiegare il proprio operato, i sensitivi hanno sempre addotto problemi di influenze esterne presenti sul terreno d’indagine».

Il rabdomante assoldato dal Comune di Bajardo è Renato Labolani (lo stesso di Apricale, dove abita) che si definisce “rabdomante sensitivo” e che promette di localizzare vene acquifere e di rilevare nodi “geopatogeni”, chiamati “Nodi di Hartmann”. Il compenso patuito è di 366 euro e viene definito da una determina dell’ente come “sensitivo agricolo”. Il suo compito, manco a dirlo, è quello di porre fine alla crisi idrica che attanaglia anche il borgo montano del ponente ligure trovando l’acqua grazie alle sue arti divinatorie ed il classico bastone fatto a “Y”. E il Cicap «insiste sulla necessità che le istituzioni pubbliche prendano decisioni e dispongano dei propri fondi tenendo conto delle evidenze scientifiche, e invita il rabdomante a mettersi alla prova con un esperimento di verifica delle sue abilità sensitive assieme agli esperti dell’associazione».

riviera24 - renato labolani rabdomante