Depuratore di Imperia, indagini concluse: scattano gli avvisi di garanzia per il reato di disastro ambientale

26 agosto 2022 | 15:41
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Depuratore di Imperia, indagini concluse: scattano gli avvisi di garanzia per il reato di disastro ambientale
Depuratore di Imperia, indagini concluse: scattano gli avvisi di garanzia per il reato di disastro ambientale
Depuratore di Imperia, indagini concluse: scattano gli avvisi di garanzia per il reato di disastro ambientale

Indagati i dirigenti delle società che negli ultimi anni hanno gestito il servizio

Imperia. Inquinamento ambientale, getto pericoloso di cose e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità: sono i reati contestati ai due indagati nell’ambito di una lunga e complessa attività di polizia giudiziaria incentrata sul depuratore di Imperia, condotta dalla locale Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, sotto lo stretto coordinamento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Imperia.

I militari appartenenti all’Autorità Marittima imperiese hanno notificato ai due dirigenti delle società che negli ultimi anni si sono succedute nella gestione, ovvero Amat e Rivieracqua, ritenute responsabili dell’illecita attività, gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari.

Indagini “tridimensionali”, quelle svolte da tutte le componenti specialistiche della guardia costiera. Si è infatti operato via mare, per effettuare campionamenti delle acque e verificare, attraverso il personale del V Nucleo Subacqueo della Guardia Costiera di Genova, le concrete precarie condizioni strutturali delle condotte (principale e di emergenza) del depuratore di Imperia; ma anche dall’aria, per rilevare, attraverso l’impiego di elicotteri della Sezione Elicotteri della Guardia Costiera di Sarzana, equipaggiati di sofisticati sistemi di telerilevamento, la presenza di sostanze estranee all’ambiente marino misurando la differenza termica derivante dall’immissione delle sostanze inquinanti. Infatti, l’impiego del mezzo aereo ha permesso di verificare in tempo reale, la presenza di anomalie ambientali a mare ed in prossimità della costa, immediatamente investigate dal personale militare. E da terra, sia per effettuare le necessarie operazioni di campionamento in diversi punti sensibili tramite non solo il personale militare qualificato, ma anche con il supporto del personale specializzato del C.N.R., individuando, in acqua, la presenza di inquinamenti provenienti da sostanze chimiche, organiche e di tipo fecale ed in particolare notevoli percentuali di batterio escherichia coli; sia per svolgere unitamente al personale dell’A.R.P.A.L. Dipartimento di Imperia e del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova, le verifiche incrociate degli elementi investigativi raccolti nel corso delle indagini, attraverso mirate attività controlli sull’efficienza degli impianti di depurazione.

Tutto ciò ha permesso di ricostruire dal punto di vista amministrativo, tecnico ed esecutivo la natura illecita della gestione delle lavorazioni di riparazione del rilancio in mare del depuratore e cristallizzare lo sversamento prolungato dei reflui non depurati direttamente in mare, causando una significativa compromissione dell’importante matrice ambientale delle coste imperiesi, tra l’altro a ridosso di un periodo dell’anno caratterizzato da alta densità turistica.

L’attività di tutela dell’ambiente da parte della Guardia Costiera, proseguirà senza soluzione di continuità al fine di salvaguardare e preservare tale fondamentale bene comune, garantendone la fruibilità per la collettività.