Concorsi su misura, torna libera docente sanremese ma non le notificano l’atto e resta ai domiciliari
I legali hanno preannunciato una denuncia per omissione di atti d’ufficio
Sanremo. La professoressa ed ex protettrice dell’Università di Genova, Lara Trucco, torna libera, ma per una mancata notifica non può ancora uscire di casa, dove si trova dal 10 giugno scorso quando è finita ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della procura su presunti concorsi su misura per amici e parenti al dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Genova. Lo rende noto l’agenzia Ansa.
«La docente – denunciano in una nota i legali, gli avvocati Maurizio Mascia e Gennaro Velle – E’ tuttora trattenuta agli arresti domiciliari per la mancata esecuzione dell’ordinanza di revoca della misura cautelare da parte dei carabinieri di Sanremo. Questi ultimi, infatti, pur avendo ricevuto ieri stesso, di buon mattino, il provvedimento del Tribunale che ha rimesso in libertà la Trucco, a tutt’oggi non le hanno ancora effettuato la notifica dell’atto, senza la quale la donna, se uscisse di casa, rischierebbe di essere accusata di evasione. A nulla sono valsi i solleciti inoltrati sia dalla cancelleria del gip di Genova, che da noi».
I legali hanno preannunciato una denuncia per omissione di atti d’ufficio «dopo aver protestato, tempo fa, perché l’udienza davanti alla Corte di Cassazione per la decisione sulla legittimità dell’arresto era stata fissata inizialmente per il 20 settembre prossimo, ben oltre i 30 giorni consentiti dal codice di procedura. Ora il nuovo, gravissimo ritardo, questa volta da parte della polizia giudiziaria, in una vicenda delicatissima, nelle cui carte è emerso a più riprese anche il nome del ministro della Giustizia, Marta Cartabia. Lara Trucco si è rivolta anche alla Cedu per la violazione dei suoi diritti fondamentali di libertà».