Con l’Expo Valle Arroscia inaugurata anche “La via del sale”. Rixi: «Collegamento ripristinato dopo cinque secoli»

27 agosto 2022 | 12:39
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Di Muro: «Un progetto a cui ho lavorato molto nella mia precedente esperienza politico-amministrativa»

Pieve di Teco. Doppia inaugurazione ieri a Pieve di Teco. Non solo il taglio del nastro della nona edizione dell’Expo Valle Arroscia che andrà in scena sotto i caratteristici portici fino a domani sera, domenica 28 agosto ma anche quella- simbolica dell’antica via del Sale avvenuta, sempre ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune.

«Un progetto a cui ho lavorato molto nella mia precedente esperienza politico-amministrativa quindi sono contento che dopo questa lunga progettazione – afferma l’onorevole Flavio di Muro – divisa con i Comuni, le associazioni, con le Regioni e le Province, finalmente si siano messe a sistema, restaurate, rinvigorite, e quindi promosse e valorizzate le Vie del sale, questi antichi collegamenti, una volta commerciali tra Liguria e Piemonte. Oggi- continua- hanno uno scopo turistico ed è un volano per far riscoprire il nostro entroterra, il nostro paesaggio e i nostri prodotti tipici. Credo che una programmazione europea del futuro veramente sostenibile debba guardare i piccoli territori, ai borghi dell’entroterra, alla viabilità, alle infrastrutture. Questo il nostro futuro, questa la nostra scommessa».

«Un collegamento che viene ripristinato dopo più di cinque secoli – commenta Edoardo Rixi, dal mar mediterraneo alla Pianura Padana che passava proprio in questo terra bellissima che è la Liguria, la provincia di Imperia, che rappresenta non solo il fatto che si è sempre commerciato e che ci sono sempre stati contatti tra le popolazioni al di qua e al di là delle Alpi, sia con i francesi che con i piemontesi ma anche un’opportunità per mantenere occupazioni in queste vallate, per fare turismo che sia sostenibile e soprattutto per cercare di aumentare la collaborazione anche transfrontaliera per affrontare meglio i cambiamenti climatici in ottica di sviluppo sostenibile per i nostri territori.Credo che sia un momento importante a Pieve di Teco, tantissime eccellenze del territorio che vengono fatte conoscere perché la Liguria e la provincia di Imperia in particolare è un territorio incredibile e spesso non si conosce e va conosciuto».

Il progetto è formato da due lotti distinti: il primo si trova all’interno del comune e collega la frazione di Moano al santuario della Madonna dei Fanghi mentre il secondo, invece, invece collega la località Molino del Longo, sempre nel comune di Pieve, alla località Monte Prearba nel comune di Rezzo.

Per molti secoli, le Vie del Sale sono stati importanti percorsi di collegamento fra le zone costiere liguri e francesi e le aree più interne della Pianura Padana: consentivano tra queste regioni scambi commerciali, a base soprattutto di sale e di altri prodotti agro-alimentari oltre che tessili. Non esisteva un’unica Via del Sale, ogni comunità aveva la propria rete di sentieri da percorrere. Sul territorio dell’attuale Provincia di Imperia, sia lungo i crinali intervallivi che a fondovalle, si trovavano diverse Vie del Sale: fra queste l’affascinante Percorso dei Contrabbandieri, che da Pieve di Teco evitava il Casello del Dazio e conduceva a Cènova (nel Comune di Rezzo) e ai crinali più selvaggi ed elevati delle Alpi Liguri.