Sanremo

Base d’asta “low cost” per aggiudicarsi l’appalto del Porto Vecchio

In settimana la pubblicazione del bando di gara sulla gazzetta ufficiale europea

Sanremo. E’ di 100 mila euro l’anno la base d’asta alla voce “canone di concessione a favore dell’amministrazione comunale”, fissata nel bando di gara per la riqualificazione straordinaria del Porto Vecchio. Importo molto vicino alla metà di quanto pagano attualmente al Comune tutti i concessionari dei baretti messi insieme. Il maxi appalto per l’aggiudicazione dei lavori, del valore di circa 60 milioni di euro, verrà pubblicato dal settore Lavori Pubblici di Palazzo Bellevue questa settimana. Prima sulla gazzetta ufficiale dell’Unione europea e di conseguenza su quella italiana.

L’ultima determinazione di competenza del municipio prima della gara, è stata emanata nei giorni scorsi dal dirigente e responsabile unico del procedimento, l’ingegner Danilo Burastero. La quantificazione della base d’asta del “canone di concessione a favore dell’amministrazione comunale” (ad oggi inesistente, essendo il porto a gestione diretta), è stata elaborata da un advisor appositamente incaricato dall’amministrazione Biancheri, la KG Project di Molinella (Bologna). Il risultato del calcolo sono i soli 100 mila euro l’anno, per i 65 anni di concessione, su cui potranno sfidarsi al rialzo i due principali soggetti interessati all’operazione restyling. Da una parte la Porto di Sanremo Srl, costituita dagli imprenditori Walter Lagorio e Paolo Vitelli, nella cui compagine è entrata al 20% la Porti di Monaco. Dall’altra c’è Portosole Cnis, di proprietà del fondo d’investimento che fa capo ai fratelli Reuben, origini indiane, naturalizzati inglesi, con un patrimonio superiore ai 16 miliardi di euro. L’affare Porto Vecchio ai fratelli Reuben interessa particolarmente, tanto da essersi recati di persona dal sindaco Alberto Biancheri nelle settimane passate, a dimostrazione dell’impegno che il fondo è pronto a mettere in campo per rafforzare la propria sfera d’influenza sulla Città dei fiori.

A spuntare l’appalto per la riqualificazione del porto – progetto di gara elaborato dallo studio Ceschia-Calvi-Viganò, per conto la Porto di Sanremo Srl -, sarà il miglior offerente. Il punteggio suddiviso tra offerta tecnica ed economica. Sul piano tecnico, i partecipanti potranno proporre migliorie non sostanziali. Ovvero arredi urbani qualitativamente migliori e installazioni di pregio che arricchiscano il patrimonio pubblico. Non si può più tornare indietro sulla parte sostanziale: come l’assetto delle opere a terra, a partire dalla pedonalizzazione di via Nino Bixio con annesso tunnel sotterraneo e parcheggio interrato. Sul piano economico, la sfida sarà proprio sull’asta relativa al canone di concessione, ma anche sulla durata della stessa che potrà essere accorciata a favore dell’ente pubblico. A parità di punteggio, ha diritto di prelazione il proponente del project financing.

Il plastico del restyling di Porto Vecchio

Baretti e tabacchino. I baretti verranno completamente ricostruiti come da progetto (vedi foto in alto). Attualmente i concessionari pagano un canone d’affitto annuale complessivo di 188 mila euro. I prezzi dei canoni verranno adeguati all’indice dell’osservatorio sul mercato immobiliare (omi). La titolarità delle concessioni passerà dal Comune al privato aggiudicatario. Per il fermo cantiere, previsto di un anno, ai concessionari è dovuto un indennizzo quantificato in circa 40 mila euro. Per quanto riguarda il tabacchino, è fatto esplicito obbligo in capo all’aggiudicatario di trovare una collocazione provvisoria, dentro o fuori l’area di cantiere, per impedire l’interruzione dell’attività che comporterebbe la decadenza della licenza.

Cantiere Di Mola. All’ultimo cantiere nautico rimasto in attività nello specchio acqueo dell’antico approdo cittadino, spetterà un indennizzo di 638.131,63 euro.

Manutenzioni pubbliche. A seguito dell’affidamento del Porto Vecchio, Palazzo Bellevue avrà fin da subito un risparmio sulle spese di manutenzione stimato in 350 mila euro all’anno.

Associazioni sportive. Onde evitare la decadenza della concessione in capo alle associazioni dilettantistiche, alla Canottieri Sanremo e allo Yacht Club, il cui procedimento è stato avviato d’ufficio dal Comune e poi sospeso, l’amministrazione Biancheri sta lavorando alla predisposizione di un accordo sostitutivo di procedimento al fine di tutelare le realtà esistenti. «La Asd Canottieri Sanremo ha avuto un incontro la scorsa settimana con la nuova dirigente del Demanio, l’architetto Linda Peruggi. Abbiamo condiviso nuovamente le priorità della nostra associazione sportiva e le garanzie che ci aspettiamo nell’avanzamento della procedura. Il Comune si è fatto parte diligente per portare avanti le nostre istanze. All’incontro ha partecipato anche l’assessore Massimo Donzella. Noi resteremo vigili sulla procedura per difendere i nostri diritti», – commenta il presidente della Canottieri Sanremo Sergio Tommasini.

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