Vallecrosia, Associazione GRAZIE Don Bosco in mezzo ai giovani: il bilancio

5 luglio 2022 | 10:38
Share0
Vallecrosia, Associazione GRAZIE Don Bosco in mezzo ai giovani: il bilancio

Offre differenti servizi rivolti a diverse fasce di età, ciascuno con modalità e finalità differenti

Vallecrosia. L’’Associazione GRAZIE Don Bosco fa un bilancio su un (altro) anno in mezzo ai giovani.

«Durante un qualsiasi percorso, occorre ogni tanto voltarsi indietro e osservare il lavoro svolto, il punto in cui si è arrivati, i risultati ottenuti. All’interno di un contesto educativo occorre svolgere questo passaggio quasi quotidianamente, ma in alcuni momenti è maggiormente necessario fermarsi e verificare ciò che è stato fatto, riconoscendo gli effetti a breve termine. La fine dell’anno scolastico è sicuramente uno di questi momenti che sottolineano il raggiungimento di un traguardo e la partenza verso un nuovo percorso. Quanti ragazzi abbiamo incontrato da settembre a oggi? Quanti giovani siamo riusciti ad accompagnare nei loro percorsi? Quanti bimbi ci sono stati affidati? Occorre interrogarsi sulla quantità e soprattutto sulla qualità del nostro operato. L’Associazione GRAZIE Don Bosco presenta differenti servizi rivolti a diverse fasce di età, ciascuno con modalità e finalità differenti, ma tutti accomunati dal ricercare il punto di accessibilità al bene di ciascun ragazzo, accompagnandolo e sostenendolo lungo la propria strada» – commenta l’Associazione GRAZIE Don Bosco.

GRAZIE Don Bosco

Il primo servizio nato in quella che oggi è l’associazione GRAZIE Don Bosco, è il centro Don Milani, doposcuola specializzato in DSA e BES. Questo servizio offre la possibilità di un supporto scolastico, grazie a operatori qualificati, attraverso un metodo di cooperative learning: durante quest’anno scolastico circa 80 ragazzi hanno usufruito di quest’opportunità. Oltre una ventina sono poi quelli che hanno invece fruito di lezioni individuali, in special modo studenti delle scuole superiori di secondo grado: «La presenza di questi ragazzi ci ha raccontato come, per molti di loro, il mondo scolastico sia ancora un contesto di difficile comprensione, un ambiente lontano e ostile. Tale percezione è sicuramente aumentata durante gli ultimi anni colpiti dalla pandemia: studenti che precedentemente frequentavano le faticose ore di lezione sapendo che le avrebbero potute condividere con compagni e amici, si sono ritrovati isolati davanti allo schermo di un PC. E non solo. Non tutti hanno avuto la possibilità di seguire le videolezioni, non tutti hanno trovato un luogo sereno e adeguato in cui studiare, non tutti hanno ricevuto il materiale necessario… questi e altri fattori hanno contribuito a sottolineare ed aumentare le disuguaglianze fra i ragazzi. Se la maggior parte delle famiglie, dunque, sono riuscite a provvedere economicamente al doposcuola, non si può dare per scontato che sia stato così per tutti. Questa condizione è stata esplicitata dalle iscrizioni, da parte delle famiglie e degli istituti scolastici, di numerosi ragazzi che hanno aderito a progetti gratuiti che dessero loro l’opportunità di un sostegno scolastico, ma anche la possibilità di svolgere laboratori e attività pratiche e di socializzazione tra coetanei».

GRAZIE Don Bosco

In particolare, durante quest’anno, l’associazione GRAZIE Don Bosco ha portato avanti il progetto S.P.A.C.E. e il progetto ConTeSto, i quali hanno visto la partecipazione nel complessivo di una quarantina di giovani studenti. Il primo, finanziato dalla fondazione Con I Bambini con capofila l’organizzazione WeWorld, comprendeva un servizio di doposcuola, un accompagnamento psicologico per ragazzi e genitori, laboratori sportivi e artistici, attività e momenti di socializzazione con educatori e volontari formati. Tale progetto era rivolto a adolescenti tra i 12 e i 18 anni ed è stato svolto su tre sedi: Vallecrosia, nella sede principale all’interno dell’opera salesiana; Vallecrosia Alta, all’interno di ambienti comunali; Roverino, all’interno degli edifici Spes, adiacenti alle scuole superiori di primo grado. Il progetto S.P.A.C.E. prevedeva anche interventi di educativa di strada, svolti in collaborazione con la Fondazione Somaschi, i quali sono riusciti ad agganciare circa 80 ragazzi. Tale attività, volta a contrastare la dispersione scolastica e a accompagnare il viaggio casa-scuola, ha visto in campo due educatori presenti all’entrata di scuola, alla fermata dell’autobus e nei luoghi di ritrovo dei giovani, i quali hanno intessuto legami con i ragazzi, organizzando percorsi e incontri.

GRAZIE Don Bosco

Il progetto ConTeSto, finanziato da un fondo ministeriale, ha visto invece una collaborazione internamente al mondo salesiano, in quanto capofila era l’organizzazione Salesiani per il sociale APS. Esso proponeva un servizio di sostegno scolastico e laboratori finalizzati all’elaborazione del periodo pandemico, per ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Anch’esso portato avanti da
operatori e volontari, è stato svolto all’interno della sede principale di Vallecrosia e nei luoghi Spes di Roverino.

GRAZIE Don Bosco

«Entrambi i progetti sono stati preziosi per l’associazione, per l’opera salesiana che li ha accolti, ma soprattutto per i giovani che ne hanno potuto usufruire. Essi hanno coperto solo una parte del bisogno del nostro territorio, l’alleanza con la scuola, però, ci ha permesso di fare rete e accompagnare alcuni studenti di “terza media”, contrastando il rischio di abbandono scolastico e supportando il loro percorso di vita. Per far ciò sono stati pensati alcuni laboratori pratici, sullo stile di Don Bosco, volti alla conoscenza e alla pratica di un mestiere, che hanno visto la partecipazione di circa 20 ragazzi: così, per esempio, sono stati portati avanti attività di cucito, parrucchiera, cucina, meccanica e grafica. Tutto questo è stato possibile grazie ai professori e al preside dell’Istituto Comprensivo A. Doria, i quali si sono resi disponibili ad incontri mensili e al confronto con i responsabili della proposta, al fine di collaborare e sostenere il percorso di ciascun ragazzo e ragazza. Soprattutto occorre ringraziare i volontari Carmelina, Carla, Giulia, Flavio e Glauco, che hanno reso possibile la realizzazione pratica degli interventi, mettendo a disposizione competenze e passioni coltivate nel tempo. Attraverso l’esperienza dei laboratori abbiamo confermato nuovamente quanto sia importante il lavoro di rete e la collaborazione fra istituzioni e famiglie» – sottolinea.

«Su questa scia, l’associazione GRAZIE Don Bosco presenta un ulteriore servizio, ovvero il centro diurno Nuove Rotte, che fonda la propria azione in un contesto di rete con i servizi sociali e le famiglie ad essi affidate. Questa attività rappresenta un aiuto a nuclei familiari che presentano difficoltà di tipo socio-economico: essi vengono supportati dai servizi sociali, i quali talvolta ritengono opportuno inserire i minori all’interno di una struttura specifica, esterna alla famiglia, affinché siano accompagnati nella loro crescita. Quest’anno il centro diurno, grazie a operatori e volontari, è riuscito ad accogliere fino a 15 ragazzi dai 6 ai 15 anni, i quali durante la giornata andavano a scuola e all’uscita raggiungevano il centro in autonomia o insieme agli educatori. Una volta arrivati, i ragazzi pranzavano o facevano merenda in base all’orario e poi si partiva con i compiti, le attività e lo sport fino all’ora in cui bisognava tornare a casa. Ogni tanto accadeva di rientrare con un sorriso in più, circa una volta al mese il gruppo Caritas della parrocchia offriva alle famiglie dei bimbi del centro diurno una spesa: che fosse pasta, riso, olio, biscotti, cioccolato, latte o addirittura panettone e uova di Pasqua, la gioia sprizzava negli occhi di chi saliva sul pulmino per il rientro. Anche questo aiuto è stato importante per il nostro lavoro di rete e di supporto a famiglie e ragazzi – fa sapere – Queste testimonianze concrete ci raccontano come sia stato fondamentale durante quest’anno il lavoro di rete e la collaborazione dell’associazione GRAZIE Don Bosco con organizzazioni, scuole, famiglie, servizi sociali. Tutto questo operato è stato possibile grazie alla presenza salesiana e allospirito di don Bosco che ha accolto i giovani incontrati e supportato operatori e volontari nella loro azione. Come riconosceva il Santo nella Lettere da Roma, non sempre è stata facile l’opera di cooperazione fra enti e soggetti differenti, ma l’obiettivo chiaro e condiviso ha permesso di portare a termine gli impegni presi e osservare i risultati a medio-breve termine. Oggi possiamo riconoscere come i ragazzi che sono prossimi alle scuole superiori di secondo grado abbiano concluso con ottimi risultati il percorso precedente; gli studenti della scuola primaria e secondaria, dopo le buone pagelle ricevute, siano già pronti per iniziare i compiti delle vacanze; i bimbi del centro diurno, accompagnati dalle loro difficoltà, abbiano espresso in prima persona la volontà ditrascorrere l’estate con operatori, volontari e compagni. Possiamo ora serenamente dare il benvenuto all’estate, continuando a farcipresenti sul cammino dei giovani in difficoltà del nostro territorio!».