Utilizzo delle acque depurate, Tosi (M5s): «Emendamento alla legge regionale in grave ritardo»

«Le segnalazioni di lavori di scarico a mare non eseguiti a regola d’arte, peraltro, si sono accavallate e hanno comportato sistematici divieti di balneazione durante la stagione estiva»
Genova.«Eppur si muove… la macchinosa compagine totiana, che con si è presa tutto il tempo che ha voluto per mettere mano a un grave vuoto normativo regionale: da settimane, infatti, aspettiamo di discutere la mancanza di una legge che stabilisca le norme di distribuzione dell’acqua depurata con relative tariffe e manutenzione degli impianti. Tema oggi di stringente attualità». Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, primo firmatario dell’interrogazione a risposta immediata sull’utilizzo delle acque depurate approdata oggi in Aula.
«Al netto dei dieci milioni richiesti al Governo (per le forme di approvvigionamento idrico e la sostituzione di condutture danneggiate) a seguito dello stato d’emergenza decretato dal presidente Toti lo scorso 7 luglio, in ritardo peraltro rispetto ad altre regioni del nord Italia, ci sono delle risorse finanziarie e sono previste per l’attuazione degli interventi relativi all’Investimento 4.4 (“investimenti in fognatura e depurazione”), Missione 2, Componente 4 del Pnrr. Parliamo di 600 milioni di euro: di questi, alla Liguria ne spettano quasi 16 milioni. Il decreto di riferimento, il DM 191 del 17 maggio scorso e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 giugno, fissa il termine alle 12 del 23 agosto 2022 per presentare la proposta progettuale. Il bando è stato aperto il 2 luglio scorso, e noi in Liguria ad oggi non abbiamo ancora una legge che regolamenta le norme di distribuzione dell’acqua depurata. L’avremo a breve, ma abbiamo perso tempo prezioso» – sottolinea.
«Auspichiamo che la Giunta si attivi finalmente e soprattutto celermente per varare la legge che consenta il riuso dell’acqua dei depuratori, consentendone così l’uso per fini non idropotabili. Le segnalazioni di lavori di scarico a mare non eseguiti a regola d’arte, peraltro, si sono accavallate e hanno comportato sistematici divieti di balneazione durante la stagione estiva. La Giunta intervenga dunque senza perdere altro tempo e si scusi con turisti e residenti per i disagi creati fino ad oggi per l’assenza di questa norma, che finalmente vedrà la luce a seguito della nostra opposizione costruttiva, proprio come accaduto per la “Dote Sport”. Regione Liguria deve guardare avanti, comprendere il contesto storico e agire in ottica eco-sostenibile. “La mia Liguria”, non può essere solo uno slogan vuoto nei contenuti», conclude Tosi.