“Un flauto magico” va in scena ad Apricale, spettacolo omaggio ad Emanuele Luzzati
L’estate della Fondazione Luzzati Teatro Tosse prosegue con il suo lavoro sui territori e per i territori
Apricale. Dopo tre settimane di repliche dello spettacolo Shakespeare by night al Parco Villa Duchessa di Galliera di Genova con 5500 spettatori, l’estate della Fondazione Luzzati Teatro Tosse prosegue con il suo lavoro sui territori e per i territori, in dialogo con coloro che li abitano, con rappresentazioni tout public che proprio dai luoghi traggono spunto, valorizzandone le caratteristiche. Dal 5 al 15 agosto, dopo due anni di assenza causati dalla pandemia, ritorna il grande teatro itinerante nel borgo di Apricale nell’ambito della rassegna “E le stelle stanno a guardare”.
«Ad un anno dal centenario che ne ha celebrato la nascita, abbiamo scelto di ripartire dalla figura Emanuele Luzzati, anima del nostro teatro e frequentatore illustre ed amatissimo del borgo, che lo nominò suo cittadino onorario. Ad animare le strade e le piazze quest’anno sarà “Un Flauto magico”, lo spettacolo di Emanuele Conte realizzato nell’estate 2021, nell’ambito di 100Luzzati, calendario di iniziative curate da Fondazione Luzzati Teatro della Tosse in occasione del centenario, con il sostegno del Comune di Genova e di Regione Liguria. Un omaggio a Lele ispirato da una delle opere da lui più amate e frequentate artisticamente, un tributo al suo teatro, alle sue scenografie, ai suoi personaggi, al suo immaginario e, soprattutto, alla ricchissima leggerezza della sua arte e del suo talento. Un grande evento fuori dal teatro per celebrare quel modo unico che Emanuele Luzzati e Tonino Conte hanno reinventato di “fare il teatro” e che caratterizza la Tosse da più di 40 anni» – dicono gli organizzatori.
«Uno spettacolo collage, in cui si intrecciano bianco e nero e colore, comicità e fantastico, buio e luce, ragione e sentimento, maschile e femminile, per celebrare Luzzati e restituirci i suoi tanti volti di artista, eclettico e multiforme come questa tecnica da lui tanto amata, semplice ma rivoluzionaria, artigiana ma modernissima. E proprio come in un collage, lo spettacolo gioca, anche con la partecipazione del pubblico, su incontri, scontri, dialoghi e contrasti tra i personaggi piu’ amati dell’immaginario luzzatiano: tra il mondo in bianco e nero dello strabordante Padre Ubu e il mondo a colori del delicato Tamino, tra la dolce poesia della Regina della Notte e lo spirito dissacrante di Pulcinella. Un continuo intreccio in cui si confondono, si perdono e si ritrovano le identita’ e i ruoli, in una convivenza difficile ma necessaria» – aggiungono.
Il regista Emanuele Conte porta in scena un ricco cast di artisti per dar voce, tra gli altri, a Papageno, Pamina, il Serpente Uroboro, la Morte, Sarastro e la Gazza Ladra , in un giocoso viaggio teatrale dentro ai conflitti che appartengono a ciascuno di noi, un viaggio che invita a non prendersi mai troppo sul serio, proprio come Emanuele Luzzati, con la sua grandezza leggera, ci ha sempre insegnato. Collaborazione ai testi Alessandro Bergallo, Luigi Ferrando, Amedeo Romeo. Regia Emanuele Conte. Scene di Emanuele Luzzati riprese da Emanuele Conte. Costumi di Emanuele Luzzati reinterpretati da Daniéle Sulewic. Luci Matteo Selis. Assistente ai costumi Daniela De Blasio. Assistente alla regia Alessio Aronne. Con Alessandro Bergallo (La Morte), Enrico Campanati (Sarastro), Pietro Fabbri (Il serpente Uroboro), Susanna Gozzetti (Regina della Notte), Sarah Pesca (La Gazza ladra), Biagio Musella (Pulcinella), Marco Rivolta (Tamino), Ianua Coeli Linhart (Pamina), Graziano Sirressi (Papageno), Mariella Speranza (Madre Ubu), Marco Taddei (Padre Ubu). Direttore di scena Roberto D’Aversa. Attrezzista Renza Tarantino. Fonico Massimo Calcagno. Macchinisti Fabrizio Camba, Giovanni Coppola, Kyriacos Christou, Amerigo Musi. Elettricisti Andrea Torazza, Matteo Selis, Davide Bellavia,. Sarte Rocio Orihuela, Viviana Bartolini. Produzione di Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse.
A chiudere l’estate il progetto Antroposcene, un percorso virtuale ed innovativo, per celebrare il rapporto tra uomo e natura attraverso sentieri narranti, visite esperienziali, realtà digitali immersive e rappresentazioni artistico-teatrali, alla scoperta del paesaggio culturale di tre borghi dell‘entroterra imperiese: Dolceacqua, Soldano e San Biagio della Cima. Il percorso darà vita in settembre ad un nuovo museo etno-antropologico a cielo aperto nato dalla sinergia tra i tre Comuni del Ponente grazie al bando “In luce. Valorizza- re e raccontare le identità culturali dei territori” – promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo – e ci vedrà coinvolti, insieme ad ETT solutions, in una narrazione teatrale originale interpretata dai nostri attori.
Info e aggiornamenti su www.teatrodellatosse.it e sulla pagina Facebook Fondazione Luzzati Teatro della Tosse.