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Tre motivi validi e un errore da evitare per arricchire il curriculum con l’inglese

25 luglio 2022 | 13:09
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Tre motivi validi e un errore da evitare per arricchire il curriculum con l’inglese

La conoscenza dell’inglese può diventare quell’extra in grado di fare tutta la differenza del mondo

Oggi come oggi, il mondo del lavoro mette in campo una concorrenza feroce. Quando ci si candida per una qualsiasi posizione lavorativa, si dovrà competere con moltissimi candidati che – come noi – proveranno ad avere la meglio sugli avversari giocando le migliori carte a disposizione. Una battaglia “invisibile” che si gioca innanzitutto sul terreno del curriculum, dato che la prima selezione avviene sempre dopo aver visionato questi documenti. Ebbene, la conoscenza dell’inglese può diventare quell’extra in grado di fare tutta la differenza del mondo. Vediamo quindi 5 motivi validi per arricchire un curriculum con questa competenza linguistica.

L’inglese facilita l’assunzione nelle aziende internazionali

Se ci si candida per una posizione all’interno di un’azienda con una presenza internazionale, o che intrattiene dei rapporti con altre realtà estere, allora la conoscenza dell’inglese rappresenta un punto a favore davvero notevole. La capacità di comunicare in questa lingua con i clienti, i fornitori o i soci può essere cruciale, e può dare sicuramente un vantaggio competitivo non di poco conto rispetto ai candidati che non hanno questa competenza linguistica. Per questo motivo, conviene sin da subito prepararsi per sfruttare le potenzialità professionali della lingua in questione, ad esempio iscrivendosi ad un corso di inglese, dato che oggi se ne trovano anche online.

L’inglese dimostra un interesse verso nuove sfide e opportunità

Generalmente chi impara una lingua e cerca lavoro lo fa perché è consapevole di quanto sia importante l’inglese ad un livello professionale. Questo dimostra che il candidato è disposto ad affrontare nuove sfide e a rimettersi in gioco, soprattutto se le competenze linguistiche sono state acquisite più in là negli anni, e non in giovanissima età. Viceversa, l’assenza di una competenza del genere potrebbe creare più di un dubbio nella mente del selezionatore, che molto probabilmente si chiederà per quale motivo quel candidato non ha imparato una lingua così importante per il lavoro di oggi.

Scrivere il curriculum anche in inglese

Inoltre, la possibilità di scrivere di proprio pugno il curriculum in inglese produce a sua volta grandi benefici, e aumenta le chance di assunzione. Ad esempio, traducendo il curriculum in questa lingua si potrà dimostrare di avere un buon livello di scrittura: un aspetto che viene sempre molto apprezzato dalle aziende. Come se non bastasse già questo, il curriculum vitae in inglese è un elemento che fa trasparire una professionalità e una serietà di tutt’altro livello, soprattutto se lo si manda ad un’azienda di ampio respiro internazionale.

Gli errori da non commettere con i CV e l’inglese

Anche se dovrebbe essere abbastanza ovvio, quando si indicano determinate competenze nel curriculum le si deve possedere sul serio. Mentire sul CV potrebbe consentire di passare la prima fase della selezione ma poi, quando ci si ritroverà faccia a faccia con il selezionatore, cadrà tutto il castello di carte sul quale si regge la bugia. Inutile sostenere di avere un livello eccellente di inglese se poi lo si parla a stento. Allo stesso modo, farlo scrivere in inglese da qualcun altro potrebbe poi rivelarsi un autogol clamoroso.