Cronaca

Sul sito dei carabinieri le foto di oro e preziosi rubati dai sinti e recuperati dai militari di Asti. Anche refurtiva sottratta nell’imperiese

Chi avesse subito un furto simile può consultare la pagina web dell'Arma e visionare le fotografie del materiale

Carabinieri

Asti. Ci sarebbe anche della refurtiva sottratta in provincia di Imperia tra l’oro e gli oggetti preziosi catalogati dai carabinieri del locale Nucleo Investigativo. Il periodo di riferimento – durante il quale erano entrati in azione i ladri – va dal 2019 al 2021, ma non è escluso che ci sia materiale sottratto precedentemente. Gli oggetti sono stati sequestrati lo scorso 25 febbraio agli appartenenti ad un’associazione criminale dedita al riciclaggio in Svizzera dei proventi di furti e truffe commessi nel nord Italia. Il sequestro era scaturito da una complessa indagine, avviata nel settembre 2021 e conclusa con l’esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare, attraverso la quale i carabinieri avevano ricostruito le modalità con cui i membri di un’associazione criminale, in prevalenza soggetti di etnia sinti dimoranti nelle province di Asti, Torino e Pavia, si erano organizzati nel raccogliere dai ricettatori gioielli e pietre preziose, frutto di numerosissimi furti in abitazione, e, dopo averli fusi e trasformati in lingotti, li avevano trasferiti illecitamente in Svizzera in accordo con due indagati residenti in territorio elvetico.

I due, di origine italiana, si erano poi adoperati per la rivendita del metallo prezioso presso fonderie site in quello Stato estero. L’indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo aveva comportato anche numerosi servizi di osservazione transfrontaliera in Svizzera unitamente a personale della Polizia Cantonale del Ticino, sotto il coordinamento del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, a seguito dei quali si era riusciti a ricostruire il percorso dell’oro rubato anche in quella Nazione e l’A.G. elvetica aveva avviato un procedimento penale connesso ai fatti contestati in Italia. Durante i cinque mesi di indagine è stato possibile documentare un gran numero di trasporti in Svizzera di oro, per un peso complessivo di circa 100 chili, corrispondente ad un valore di cinque milioni di Euro. Nella fase di esecuzione delle misure di custodia cautelare i carabinieri avevano rinvenuto un milione di euro in contanti, 15 pistole provento di furto e circa 3.000 proiettili di vario calibro, oltre a 37 kg di oro tra gioielli, monete e lingotti.

Tutto il materiale rinvenuto è stato censito e catalogato e le relative fotografie sono state pubblicate sulla banca dati degli oggetti rinvenuti. Per poter visionare le fotografie è necessario collegarsi al sito www.carabinieri.it, cliccare su “IN VOSTRO AIUTO”, successivamente selezionare dal menu “SERVIZI” la dicitura “BANCHE DATI” e cliccare su “OGGETTI RINVENUTI” (http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/servizi/banche-dati/oggetti-rinvenuti). Cliccando sulle singole fotografie, suddivise per categorie, sarà possibile visionarle nel dettaglio. Le modalità con cui poter contattare il Nucleo Investigativo per l’eventuale riconoscimento degli oggetti sono riportate nella didascalia posta accanto ad ogni singola fotografia.

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