Siccità in provincia di Imperia, la mappa dei divieti e delle ordinanze antispreco

9 luglio 2022 | 11:51
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Siccità in provincia di Imperia, la mappa dei divieti e delle ordinanze antispreco

Continua a non piovere

Sanremo. La provincia di Imperia, come quasi tutta l’Italia, è ancora nella morsa della siccità, a causa delle scarse se non assenti precipitazioni. Nel ponente altrsì, sono stati molti i primi cittadini, soprattutto quelli dei Comuni dell’entroterra, a disporre limitazioni e divieti all’utilizzo delle risorse idriche. Allo stesso tempo, la Regione Liguria, ha chiesto che venga dichiarato lo stato di calamità.  Qui di seguito vi proponiamo la lista di tutte le municipalità dell’imperiese, con i relativi provvedimenti relativi all’uso dell’acqua

Airole – il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua; tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico.
Apricale – solo acqua bollita per usi alimentari
Aquila d’Arroscia – no
Armo – no
Aurigo – no

Badalucco – no
Bajardo – acqua potabile solo per usi domestici e produttivi. Diminuzione dell’acqua potabile alle utenze irrigue. Divieto di irrigare giardini e prati, divieto di lavaggio di piazzali, cortili ed autoveicoli. Vietato riempire piscine o vasche più grandi di due metri cubi senza l’autorizzazione comunale. Obbligo di chiudere il rubinetto del contatore in caso di prolungati periodi di assenza.
Bordighera – no
Borghetto d’Arroscia – nelle frazioni di Ubaga e Montecalvo solo acqua bollita per usi alimentari.
Borgomaro – no

Camporosso – no
Caravonica – no
Castel Vittorio – no
Castellaro – no
Ceriana – no
Cervo – no
Cesio
Chiusanico – no
Chiusavecchia – no
Cipressa – no
Civezza – no
Cosio d’Arroscia – no
Costarainera – no

Diano Arentino – divieto assoluto di utilizzazione di acqua del civico acquedotto per irrigazione di orti e giardini pertinenziali e per approvvigionamento e manutenzioni piscine non potabilità dell’acqua dell’acquedotto civico per le utenze di località Merea, non potabilità dell’acqua della cisterna/serbatoio posizionato in via d’urgenza per far fronte all’emergenza idrica in corso presso area facente parte del condominio, non potabilità dell’acqua del civico acquedotto, per le utenze domestiche di frazione Evigno, fino a nuove disposizioni, e contestuale chiusura dell’acquedotto potabile, dalle 22 fino alle 6.
Diano Castello – no
Diano Marina – no
Diano San Pietro – ai proprietari degli immobili di località Villette è proibito usare l’acqua per fini alimentari.
Dolceacqua – no
Dolcedo – no

Imperia – no
Isolabona – no
Montegrosso Pian Latte – no
Olivetta San Michele – no
Ospedaletti – sì. Fino al 30 settembre 2022 il sindaco ordina «a tutti gli utenti del servizio idrico un uso estremamente accorto dell’acqua distribuita dall’acquedotto pubblico irriguo e di impiegare l’acqua fornita dal pubblico acquedotto esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico sanitari. Chiuse tutte le fontane pubbliche ad esclusione di quelle utilizzate dalla Asl per i periodici controlli sulla potabilità delle acque. Vieta: lavaggio di cortili e piazzali; lavaggio domestico di tutti i veicoli a motore; riempimento di piscine, vasche da giardino, fontane ornamentali e simili anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua.

Perinaldo – no
Pietrabruna – sì. Il sindaco ordina «a tutti gli utenti del servizio idrico un uso estremamente accorto dell’acqua distribuita dall’acquedotto pubblico irriguo; a tutta la cittadinanza e su tutto il territorio comunale, con decorrenza e fino all’adozione dell’atto di revoca formale del presente provvedimento, il divieto di prelievo e di consumo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per: l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati – ad eccezione dei seguenti giorni e orari: martedì dalle 21 alle 24 e venerdì dalle 21 alle 24. Con una seconda ordinanza, il sindaco ordina anche «a tutti gli utenti del servizio idrico agricolo un uso estremamente accorto dell’acqua distribuita dall’acquedotto pubblico irriguo; la verifica delle tubazioni e la riparazione immediata di perdite. A tutti gli olivicoltori di adottare le misure necessarie all’eliminazione degli sprechi ed alla riduzione dei consumi». Il divieto di prelievo ed utilizzo delle acque a scopo irriguo, esteso a tutte le aree agricole del territorio comunale, per i seguenti periodi lunedì – mercoledì -venerdì – domenica dalle 00:00 alle 24. Sono esclusi dalla stessa ordinanza i proprietari di concessioni di falde acquifere di superficie e profonde proprie.
Pieve di Teco – sì. Oltre a ordinare “limitazioni nell’uso delle acque distribuite dagli acquedotti potabili comunali”, ha introdotto limitazioni di consumo dell’acqua per frazione Lovegno e Borgata Ligassorio: in entrambe le località, ogni utenza non potrà utilizzare più di 200 litri di acqua al giorno.
Pompeiana – no
Pigna – sì. Vietato a tutti gli utenti del pubblico acquedotto il prelievo e l’impiego dell’acqua potabile proveniente dal pubblico acquedotto per lavaggio di cortili e piazzali; lavaggio domestico di tutti i veicoli a motore; riempimento di piscine, vasche da giardino, fontane ornamentali.
Pontedassio – fino al 15 settembre 2022 il sindaco ordina a tutti gli utenti del servizio idrico integrato un uso estremamente accorto dell’acqua fornita dal pubblico acquedotto e di impiegare l’acqua fornita dal suddetto servizio esclusivamente per gli usi alimentari e igienico-sanitari consentiti. Chiusura di tutte le fontane pubbliche. Vietato impiego dell’acqua per irrigazione e annaffiatura di orti, piante e giardini; lavaggio di cortili e piazzali e tratti di strade private; lavaggio domestico di tutti i veicoli a motore; riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili, anche se dotate di impianto di riciclo dell’acqua; riempimento di piscine.
Pornassio – no.
Prelà – sì. Utilizzare l’acqua di tutti gli acquedotti comunali scrupolosamente e ad esclusivo uso potabile. Non usare l’acqua potabile, sia nelle abitazioni private che nelle pubbliche fontane, per innaffiare orti o terreni limitrofi, per lavare automezzi o oggetti vari, per riempire piscine o per qualsiasi altro uso che non sia quello esclusivamente potabile.

Ranzo – no
Rezzo – no
Riva Ligure – no
Rocchetta Nervina – no

San Bartolomeo al Mare – no
San Biagio della Cima – no
San Lorenzo al Mare – no
Sanremo

Taggia – no
Terzorio – no
Triora – sì. Non prelevare acqua potabile per le seguenti attività, fatto comunque salvo l’impiego strettamente necessario ad evitare danni permanenti a persone e cose: irrigazione e annaffiatura di giardini e prati; lavaggio di cortili e piazzali; lavaggio domestico di veicoli a motore; riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua; riempimento di piscine; e per qualunque altro uso che non sia quello alimentare e/o igienico sanitario. Per le sole piscine è consentito altresì il riempimento delle stesse tramite fornitura di acqua da cisterne debitamente documentato.
Vallebona – no
Vallecrosia – no
Vasia – sì, sindaco ordina «uso estremamente accorto dell’acqua fornita dall’acquedotto pubblico e di impiegare l’acqua fornita dal pubblico acquedotto esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico- sanitari consentiti» e la «chiusura di tutte le fontane pubbliche con l’esclusione di quelle utilizzate dall’ASL per i periodici controlli sulla potabilità delle acque». Vieta l’impiego di acqua potabile per irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati; lavaggio di cortili e piazzali; lavaggio domestico di veicoli a motore; riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua; riempimento di piscine; e per qualunque altro uso che non sia quello alimentare e/o igienico sanitario
Ventimiglia – no
Vessalico – una falda sotterranea, a quindici metri di profondità, vicino al torrente Arroscia, nel Comune di Vessalico, per ridare acqua al paese. E’ quanto hanno trovato i tecnici incaricati dal sindaco Paola Giliberti che dal mese di giugno lotta per rifornire di acqua i propri concittadini. «Abbiamo realizzato un pozzo – dichiara Giliberti – Ma siamo ancora nella fase iniziale. Vista la situazione emergenziale, ho dato incarico a un geologo e agli operai di due diverse ditte di eseguire pozzi pilota, visto che per il Comune il rifornimento con autobotte sarebbe insostenibile per i costi esorbitanti che comporta». Su indicazione del geologo, gli operai hanno scavato in una zona non rocciosa, e dopo due tentativi hanno trovato la falda acquifera. «Ora bisogna analizzarla, capire come portarla alle vasche e poi regolarizzare il pozzo – spiega la sindaca – E con Asl eseguire tutti gli interventi per definirne la potabilità. Anche se al momento quello della potabilità è l’ultimo dei nostri problemi: voglio che arrivi acqua nelle case in modo che le persone possano lavarsi e rinfrescarsi, perché ora fa davvero troppo caldo». Nel frattempo, per alleviare la crisi idrica, causata dalla siccità, i vigili del fuoco hanno portato oggi a Vessalico, 28mila litri di acqua per rifornire la vasca dell’acquedotto comunale. Due i viaggi, con 14mila litri d’acqua ciascuno, effettuati dall’autobotte nel pomeriggio. I pompieri erano già intervenuti domenica 12 giugno scorso, con un approvvigionamento di emergenza. Il sindaco del piccolo borgo della valle Arroscia, lo scorso 10 giugno aveva anche firmato un’ordinanza con la quale vietava l’utilizzo dell’acqua per tutti gli usi “non indispensabili, quali ad esempio lavaggi automezzi o a scopi irrigui”. L’acqua, a Vessalico, così come in altri Comuni dell’entroterra imperiese, può essere utilizzata solo per scopi domestici o igienico-sanitari e solo in determinate fasce orarie: l’acqua scorre nei rubinetti dalle 6 del mattino alle 14, poi l’erogazione viene interrotta fino alle 19. «Dalle 19 alle 22 la riapriamo per permettere alle persone che tornano a casa dal lavoro di lavarsi – conclude Giliberti – Ma la popolazione è allo stremo, non possiamo continuare con il razionamento, anche perché non ci sarà un miglioramento, anzi farà ancora più caldo. Questo il motivo per cui ho cercato soluzioni strutturali come un pozzo».
Villa Faraldi – no.