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Sfruttamento della prostituzione, due arresti a Imperia: in un anno affari per 130mila euro

6 luglio 2022 | 08:52
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Sfruttamento della prostituzione, due arresti a Imperia: in un anno affari per 130mila euro
Sfruttamento della prostituzione, due arresti a Imperia: in un anno affari per 130mila euro
Sfruttamento della prostituzione, due arresti a Imperia: in un anno affari per 130mila euro

Indagine della Guardia di Finanza

Imperia. Sono almeno cinque le donne, tutte giovani cinesi senza documenti domiciliate a Milano, sfruttate da una coppia che dal capoluogo lombardo le portava a Imperia per farle prostituire. Una donna cinese di 47 anni e il suo convivente italiano, di 62 anni, sono stati arrestati, su disposizione del gip del tribunale di Imperia che ha richiesto la custodia cautelare in carcere, dai militari della Guardia di Finanza, al comando del capitano Emidio Agrello, con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione. Nell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Bugané Pedretti, c’è anche un’altra persona coinvolta: il titolare dell’appartamento utilizzato per gli incontri a luci rosse, indagato a piede libero. L’immobile è stato sequestrato.

Pedinamenti, appostamenti, intercettazioni e accertamenti tecnici hanno consentito agli uomini delle Fiamme Gialle di ricostruire il giro d’affari illegale degli indagati: un’attività che in meno di un anno avrebbe fruttato circa 130mila euro.  Le ragazze, trattate come merce da sfruttare, venivano fornite agli arrestati da una vera e propria organizzazione che garantiva la rotazione delle donne. Erano pubblicizzate siti d’incontri online, dove erano indicati alcuni numeri di telefono in uso alla donna arrestata: era lei, di fatto, a gestire gli affari, concordando con i clienti prestazioni e prezzi, che partivano dai 50 euro.

I due indagati sottoposti a misura cautelare personale trattenevano la metà dei “guadagni” delle donne sfruttate, di cui organizzavano e agevolavano gli spostamenti da Milano a Imperia, spesso in treno e in qualche occasione anche direttamente prelevate in auto. L’attività illecita, come documentato dalle investigazioni, non ha subìto battute di arresto nemmeno nel periodo in cui erano in vigore, a causa della diffusione del COVID- 19, prescrizioni igienico – sanitarie e limitazioni alla circolazione delle persone tra Regioni particolarmente stringenti.

appartamento prostituzione imperia

Il giudice per le indagini preliminari, valutati gli elementi raccolti, ha disposto il sequestro di denaro nella disponibilità degli indagati per un valore di oltre 65mila, corrispondente alla parte degli incassi trattenuta dagli sfruttatori. In relazione a tale aspetto, saranno effettuati ulteriori approfondimenti, finalizzati al recupero a tassazione dei proventi di natura illecita derivanti dallo sfruttamento della prostituzione. Si è trattata di un’attività di indagine di ampio respiro, che ha permesso di accertare ulteriori reati, anche contro la pubblica amministrazione, in relazione ai quali sono state interessate diverse Procure in Italia. Difatti, come ha attestato il GIP nell’ordinanza di custodia cautelare, la rotazione delle donne sfruttate ad Imperia evidenzia contatti criminali con altri soggetti ed organizzazioni in grado di fornire loro “la merce” da sfruttare.

Ovviamente i procedimenti penali sono in fase di indagini preliminari: la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà  dunque definitivamente accertata solo nel caso in cui intervenga sentenza irrevocabile di condanna.