Settore zootecnico ligure, Sanna (Pd): «Servono sostegni stabili e duraturi nel tempo»

«Dalla Giunta solo risposte interlocutorie senza soluzioni risolutive»
Genova.«Il settore zootecnico ha bisogno di sostegni stabili e duraturi nel tempo per contrastare i diversi fattori che lo penalizzano. La risposta alla mia interrogazione dell’assessore è stata interlocutoria: sono state elencate una serie di soluzioni per il sostegno economico alle imprese senza però indicarne una che potesse essere risolutiva. Sappiamo che tra gli strumenti a nostra disposizione c’è il Fondo di solidarietà nazionale che prevede interventi compensativi per le imprese danneggiate da calamità naturali come la siccità. Andando in deroga alle norme in accordo con il Ministero si può utilizzare il fondo anche per avversità assicurabili come la mancanza di cereali, soia e colture foraggere. Si deve quindi verificare prontamente le procedure per l’utilizzo di questo fondo. In alternativa il settore zootecnico potrà beneficiare del sostegno temporaneo, in base ad un regolamento europeo, che prevedere un massimale di 15.000 per impresa agricola ma per l’attuazione è necessaria una modifica del programma di sviluppo rurale (PSR) che richiede 3 mesi dall’attuazione», dichiara il consigliere regionale Armando Sanna, primo firmatario dell’interrogazione alla Giunta sulla crisi idrica nel settore zootecnico, dopo la risposta dell’assessore Piana.
«Chiediamo all’assessore di confrontarsi al più presto con il ministro dell’Agricoltura per individuare tempestivamente la migliore soluzione e procedere con l’attuazione delle misure. Ricordo che il patrimonio zootecnico ligure conta circa 13.000 capi e quello ovo-caprino circa 20.000, da questi numeri si può capire l’importanza del settore che oltretutto deve essere supportato anche tramite una semplificazione burocratica delle procedure. Se non si trovano delle soluzioni adeguate nel breve periodo il rischio concreto è quello di mettere in ginocchio in maniera definitiva gli allevatori con un ulteriore abbandono dell’entroterra», conclude Sanna.