Sedicenne partorisce nell’area di servizio di Bordighera, Comune spende 90mila euro per mantenere mamma e neonato

29 luglio 2022 | 18:30
Share0
Sedicenne partorisce nell’area di servizio di Bordighera, Comune spende 90mila euro per mantenere mamma e neonato

In un anno e mezzo di assistenza

Bordighera. Per dare la necessaria assistenza a una giovane mamma e alla sua bimba, nata nell’area di servizio dell’A10 a Bordighera, il Comune della città delle palme ha speso in un anno e mezzo 90mila euro. La notizia è emersa ieri, nel corso del consiglio comunale bordigotto, quando l’assessore ai Servizi Sociali Stefano Gnutti, rispondendo a una mozione presentata dal consigliere di minoranza Giuseppe Trucchi, ha illustrato nel dettaglio i servizi elargiti dai servizi sociali comunali.

Oltra all’assistenza di famiglie inserite nel tessuto sociale bordigotto, ci sono poi emergenze imprevedibili, come quella capitata nel luglio del 2019, quando una ragazza di appena 16 anni ha partorito una bambina all’Autogrill di Bordighera ed è, subito dopo, stata abbandonata dalla sua famiglia, proveniente dalla Serbia, che ha continuato il viaggio verso la Francia senza di lei.

La giovane, che non sapeva parlare né italiano, né francese, né inglese, è stata accompagnata all’ospedale di Imperia con la neonata per un primo controllo. Dopodiché il Tribunale dei Minori ha stabilito che se ne facesse carico il Comune di Bordighera, in quanto la piccola era nata in un’area di sua competenza. «I servizi sociali hanno trovato in Lombardia una struttura adeguata ad accogliere mamma e figlia. Una struttura protetta che si prendesse cura di ogni bisogno delle due minori – ha spiegato Gnutti -. E qui sono rimaste un anno e mezzo a carico del Comune di Bordighera».

Palazzo Garnier ha dapprima provato a chiedere che mamma e neonata venissero prese in carico dall’Asl lombarda, visto che ormai vivevano lontane da Bordighera, poi ha cercato di far ricongiungere la ragazza con la sua famiglia d’origine, che si è scoperto vivere a Marsiglia. Ma del destino della sedicenne e della figlia, ai familiari sembrava non interessare nulla.

«Dopo un anno e mezzo – ha concluso Gnutti – Il Tribunale dei Minori ha deciso che mamma e bimba venissero seguiti dai servizi sociali lombardi. Da quel momento non sappiamo più nulla».