Di origini siciliane, era nato in Marocco. Poi il trasferimento prima a Marsiglia e, infine, nella Città dei Fiori
Sanremo. Si è spento a Sanremo Christoforo Roberto Di Martino, 97 anni, da anni residente a Capo Nero. Di origini siciliane, era nato a Casablanca, dove i genitori si erano trasferiti per lavoro a fine ‘800.
Dai primi anni del 2000, Christoforo viveva a Sanremo, dove era molto conosciuto e benvoluto.
Una vita intensa, quella del 97enne, che fino all’ultimo è stato lucido e in grado anche di gestire la propria pagina Facebook, che aveva creato nonostante l’età. «Mi raccontava che i genitori erano stati costretti a prendere la cittadinanza francese, in Marocco e che aveva visto, per la prima volta, piangere suo padre, costretto a rinunciare alla cittadinanza italiana – racconta Marco Vigna – Se non fosse diventato francese, infatti, avrebbe perso il lavoro».
Christoforo, ricorda sempre Vigna «aveva combattuto per l’esercito francese come soldato in diverse “campagne”, durante la seconda guerra mondiale. Era stato insignito della Croce di Ferro al valore, uno dei massimi riconoscimenti francesi, per aver salvato una decina di persone da una imboscata ed aveva anche ricevuto due medaglie da Eisenhower per l’impegno militare».
Subito dopo la guerra, l’uomo apre una catena di locali a Marsiglia, nella zona del porto, creando un piccolo impero, che poi lascia alla famiglia. Gli amici lo ricordano come un uomo «dotato di una cultura eccezionale, malgrado non avesse avuto occasione di studiare. Era anche dinamico e pieno di iniziative: guidava ancora l’auto e rinnovava la patente ogni anno. Era anche molto particolare. Aveva chiamato il proprio gatto Patton, come il generale statunitense della seconda guerra mondiale».
Christoforo era molto conosciuto dalla clientela della paninoteca Gandola, dove spesso si recava con gli amici e tutti lo ricordano con affetto e simpatia. «A Capo Nero – conclude Vigna – Siamo come una piccola grande famiglia dove ci si frequenta, si mangia a casa di uno o dell’altro e si consolida l’amicizia».