L’incendio nel cantiere della scuola di Bordighera scalda il consiglio comunale: le minoranze chiedono spiegazioni, la replica del sindaco
Una mozione definita da Ingenito «davvero inopportuna e mi permetto di dire spudorata da parte di chi ha amministrato Bordighera nei cinque anni precedenti»
Bordighera. «Per chiarezza e per necessità di offrire una ricostruzione veritiera, appare necessario ricordare i fatti seguenti. Il progetto della nuova scuola d’infanzia di via Napoli inizialmente prevedeva una spesa, secondo la stima della precedente amministrazione, di circa 1.500.000 euro. La cifra è poi lievitata a 2.500.000 euro, per giungere fino 5.500.000 euro. Già questa circostanza testimonia che le idee di chi allora amministrava Bordighera non erano molto chiare. La nostra amministrazione ha dunque ereditato un progetto sicuramente molto importante, ma con diversi aspetti da approfondire. Abbiamo ad esempio dovuto ritirare subito il bando di gara, perchè conteneva evidenti criteri selettivi che avrebbero certamente limitato il concorso a poche aziende. Desidero sottolineare che, a tal proposito, in linea con quanto sostenuto dalla nostra amministrazione, giunse addirittura una lettera di protesta da parte dell’Ordine degli Architetti».
E’ iniziata così la risposta del sindaco Vittorio Ingenito alla mozione urgente firmata dai consiglieri di minoranza Mara Lorenzi, Giacomo Pallanca, Margherita Mariella, Giuseppe Trucchi, Massimiliano Bassi e Giovanni Ramoino che chiedevano aggiornamenti sull’incendio che ha distrutto la scuola dell’infanzia in costruzione in via Napoli a Bordighera. Oltre a possibili novità, emerse dalle indagini ancora in corso, i consiglieri di minoranza chiedevano l’attivazione di un allarme antincendio e un piano di emergenza adeguato alla struttura, in quanto, come spiegato dalla Lorenzi «una cosa che ha colpito gli osservatori è stato il fatto che sono accorsi diversi automezzi dei vigili del fuoco e li abbiamo visti tutti incolonnati. Ci siamo chiesti se l’accesso alla scuola, in una zona popolata, sia sufficiente».
Una mozione, questa, che Ingenito ha definito «davvero inopportuna e mi permetto di dire spudorata da parte di chi ha amministrato Bordighera nei cinque anni precedenti. Tutte queste preoccupazioni avreste dovuto rivolgerle all’asilo di Villa Felomena, lasciato privo di certificato di prevenzione incendi. Forse avete dimenticato che nei primi mesi del 2019, non appena ci siamo accorti di questa grave inadempienza, con l’assessore Gnutti abbiamo chiuso la scuola e messo in sicurezza 200 bambini».
«E lo ripeto – ha aggiunto – Senza pudore, ricordando anche che avevate lasciato la scuola Rodari senza centralina di allarme. Sottolineo: una scuola era priva di sistema di allarme. Consiglieri Pallanca, Bassi, Mariella: anche oggi avete perso una buona occasione per non parlare, poiché il vostro intervento è servito solo a mettere in luce le mancanze della vostra amministrazione. Mancanze che provvederò a ricordarvi da qui fino al termine del mio mandato, in ogni occasione utile».
«Come si può pensare di chiedere che venga inserito un piano antincendio? – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Laganà – E’ già previsto un piano antincendio sia nella scuola che nei parcheggi, con tubazioni e farfalline che emettano acqua. E’ normale però che trattandosi ancora di un cantiere, con la scuola chiusa e non in funzione, non essendoci neanche la corrente, non c’era neanche la forza perché funzionasse».
«Questa mozione non era un j’accuse fatto alla vostra amministrazione – ha replicato il consigliere Giacomo Pallanca – E come al solito avete il nervo scoperto. Se volevamo fare una domanda tecnica, allora dovevamo chiedere, essendo un cantiere, chi ha autorizzato che venissero portati i mobili all’interno di una scuola, in un cantiere, in una stanza dove casualmente è partito l’incendio? Se avessimo voluto fare quelli che veramente rompono le scatole, la mozione avrebbe chiesto questo. Ma lei, sindaco, non è stato sufficientemente intelligente da capire che la mozione non era contro, ma era propositiva». A questo punto, Pallanca ha dichiarato: «Chiedo ufficialmente chi ha autorizzato a portare dei mobili all’interno di un cantiere che ad oggi non ha collaudo né impianto antincendio. E casualmente proprio in quella stanza è partito l’incendio. Chi lo ha autorizzato?». Alla risposta del sindaco: «Risponderà l’ufficio», si è scatenato un acceso dibattito, che ha visto diversi consiglieri alzare la voce. «Lo sapevate o no?», ha incalzato Pallanca. «Siamo al ridicolo», ha tuonato Ingenito.