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Legge di stabilità, acqua piovana, perdite idriche e acquedotto Roja al centro del Consiglio regionale

13 luglio 2022 | 17:41
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Legge di stabilità, acqua piovana, perdite idriche e acquedotto Roja al centro del Consiglio regionale

Affrontati diversi temi

Genova. Nel pomeriggio di oggi si è svolta una seduta del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Modifiche alla legge di Stabilità 2022
Con 17 voti a favore (maggioranza) e 9 contrari è stato approvato il Disegno di legge 123: “Modifiche alla legge regionale 29 dicembre 2021, n. 22″. Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2022 e altre disposizioni di adeguamento. Il documento contiene una serie di adeguamenti di leggi regionali. La prima modifica riguarda le procedure per la cessione a titolo gratuito di apparecchiature e materiali sanitari ai paesi in via di sviluppo: viene ampliato il sostegno a Paesi in grave difficoltà, in considerazione anche della recente crisi dell’Afghanistan, sulla quale anche il Coordinamento Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo ha di recente chiesto un intervento di supporto alle Regioni. Inoltre, in considerazione della difficoltà di reperire apparecchiature e materiali sanitari dismessi, dei costi di trasporto estremamente elevati e degli elevanti rischi in termini di sicurezza, accanto alla cessione a titolo gratuito viene introdotta la possibilità di sostenere l’acquisto in loco in favore di strutture sanitarie dei Paesi in grave difficoltà attraverso associazioni che operano nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo. Il provvedimento introduce, inoltre, il parere vincolante dell’Autorità di bacino distrettuale prima di emanare le disposizioni concernenti l’attuazione dei Piani di bacino per le aree a rischio idraulico e geomorfologico.

Un’altra modifica, sempre di natura tecnica, riguarda le procedure relative alla conciliazione stragiudiziale per gli usi del demanio civico. Una serie di modifiche riguardano il settore del trasporto pubblico locale: viene escluso l’intervento di un commissario ad acta, da parte della Giunta regionale, per le Province i Comuni o la città metropolitana inadempienti rispetto all’aggiornamento del registro telematico delle imprese che esercitano il trasporto pubblico non di linea. Il provvedimento, inoltre, prevede la possibilità che la Regione destini eventuali economie di bilancio sulle risorse destinate alle azioni di incentivazione all’uso del trasporto per la realizzazione di interventi di “mobility management” previsti nel Piano Spostamenti Casa Lavoro. Vengono ampliate le competenze della Giunta in ordine alle modalità per l’assegnazione dei contributi regionali finalizzati al rinnovo, la ristrutturazione ed il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale: in particolare viene data alla Giunta la possibilità di definire un termine per il ricevimento delle rendicontazioni da parte del soggetto attuatore, di effettuare uno stretto monitoraggio sull’avanzamento degli interventi, di definirne i tempi di realizzazione e le relativi penalità in caso di inadempimento. Viene introdotta, in caso di inerzia, la possibilità di revoca dello stesso finanziamento con il recupero di quanto già erogato e l’applicazione degli interessi legali. La Regione, infine, è autorizzata ad erogare fino ad un massimo del 50 per cento delle somme certificate e rendicontate sui fondi assegnati dallo Stato per il rinnovo del materiale rotabile per il trasporto pubblico regionale e locale anche per gli anni 2022, 2023 e 2024, fatti salvi i limiti di disponibilità di cassa della Regione. Rispetto alle norme per la raccolta, coltivazione e commercializzazione di tartufi freschi e conservati destinati al consumo sono quantificate le spese previste per finanziare la legge a partire dal 2023: saranno 20mila euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.

Rispetto alla sanità vengono, infine, definiti i tempi entro i quali le strutture di chirurgia ambulatoriale pubbliche e private, già autorizzate alla data di entrata in vigore della legge, devono adeguarsi ai requisiti richiesti: tre mesi per i requisiti organizzativi; sei mesi per i requisiti impiantistici e tecnologici; un anno per i requisiti strutturali.

Il provvedimento, inoltre, introduce un fondo di 5 milioni e 800mila euro a valere sul Fondo strategico regionale per Rivieracqua, quale gestore del servizio idrico integrato dell’Ato Ovest di Imperia per potenziare la rete e rispondere all’emergenza idrica attuale. Nuove disposizioni sono inserite per il riutilizzo delle acque reflue domestiche, urbane e industriali per il lavaggio di barche e natanti e per l’innaffiamento dei giardini pubblici. Sono riviste le dimensioni e il peso dell’Onorificenza della Croce di San Giorgio. Sono rivisti i confini del Parchi regionali delle Alpi Liguri,dell’Antola, dell’Aveto e del Beigua sulla base delle consultazioni con gli enti locali e le associazioni interessate mentre i confini delle altre aree protette sono quelli definiti nel Piano dei parchi i nei provvedimenti istitutivi. In particolare 79 ettari del Comune di Urbe entrano a far parte nel Parco del Beigua. Novità riguardano componenti e funzioni del Nucleo di valutazione della dirigenza dell’amministrazione regionale. Sono contenute ulteriori misure di natura tecnica per il contrasto alla peste suina inserendo interventi di natura organizzativa a carico della Regione per l’esercizio della caccia al cinghiale.

Nel dibattito sulla votazione degli articoli, degli emendamenti e dei successivi ordini del giorno sono intervenuti Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente); Stefano Mai e Sandro Garibaldi del gruppo Lega Liguria-Salvini); Sergio Rossetti, Davide
Natale, Enrico Ioculano e Roberto Arboscello del gruppo Pd-Articolo Uno; Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente), Paolo Ugolini (Mov5Stelle), Claudio Muzio (FI), Gianni Pastorino (Linea Condivisa), l’assessore ai Parchi
Alessandro Piana e il presidente della giunta Giovanni Toti.

Sono stati respinti 4 emendamenti presentati dal gruppo Pd-Articolo Uno. E’ stato approvato un emendamento di Enrico Ioculano (Pd-Articolo) che chiede alla giunta di favorire il recupero dell’acqua piovana.

Approvato un emendamento, presentato da Brunello Brunetto (Lega Liguria Salvini) e illustrato in aula dal capogruppo Stefano Mai, che intende snellire l’iter per la modifica dei confini dei Comuni estendendo la possibilità di avvalersi di procedure semplificate anche ai casi derivanti da ragioni topografiche o da comprovate esigenze locali.

Interventi sul Sistema Acquedotto Roja
Con 9 voti a favore (minoranza) e 17 contrari è stato respinto l’ordine del giorno 642, presentato da Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto da tutto il gruppo, in cui si impegnava la giunta a individuare e integrare successivamente nuove risorse per realizzare i lotti B0, B2, C0 e C1.2 del Sistema Acquedotto Roja, qualora parte dell’importo complessivo di 5 milioni e 800 mila euro, a valere sul Fondo strategico regionale, fosse utilizzato per «interventi emergenziali finalizzati a preservare l’uso idropotabile dell’acqua a fronte della situazione di grave crisi idrica».

Interventi per ridurre le perdite idriche
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 644, presentato da Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto da tutto il gruppo, in cui si impegna la giunta a promuovere in sede nazionale e individuare interventi di efficientamento delle infrastrutture di distribuzione volti a ridurre le perdite idriche.

Recupero dell’acqua piovana
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 646, presentato da Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto da tutto il gruppo, che impegna la giunta a valutare la possibilità di adottare misure per promuovere il recupero dell’acqua piovana proveniente dalle coperture degli edifici attraverso strumenti di raccolta che ne consentano il riutilizzo, sia per uso pubblico che privato, per manutenzione delle aree verdi, alimentazione integrativa delle reti anti incendio, autolavaggi, usi domestici compatibili. Il documento, inoltre, impegna la giunta ad adottare norme e misure affinché i nuovi insediamenti e le ristrutturazioni di quelli esistenti prevedano impianti finalizzati all’uso, riuso e recupero dell’acqua piovana.