Lavoro in provincia di Imperia tra segnali di ripresa e antiche criticità. La relazione annuale della CGIL
Il tasso di disoccupazione rimane il più basso non solo nella Liguria ma nel nord Italia.
Imperia. Tra segnali di ripresa e nuove criticità, la CGIL di Imperia fa il punto sull’attuale situazione economica della provincia di Imperia. A fornire i dati del lvoro imperise sono Fulvio Fellegara, segretario generale CGIL di Imperia e Marco De Silva, responsabile ufficio economico CGIl Genovaa e Imperia
Dati alla mano, il 2022 non si è aperto benissimo, perché nei primi due mesi la mortalità è superiore a quella dei 3 anni precedenti, anche se sta rapidamente calando. Imperia l’anno scorso ha fatto i conti inoltre con uno dei più bassi livelli delle nascite: motivazioni e scelte che influenzano matrimoni e e famiglie.
Caratteristica particolare del panorama imperiese è la situazione demografica: un tasso migratorio interno molto basso ed uno estero molto spiccato, aumentato del’11%. Tra le prime nazionalità presenti Bangladesh, Cina e Perù.
Per quanto riguarda le assunzioni ovvero i contratti: il 2021 è inferiore al pre-covid e addirittura al 2017. Dimissioni e licenziamenti sono inferiori a quelli degli anni precedenti ma la dinamica di ripresa dei flussi in entrata sono ancor in fase di rodaggio. Penalizzata in particolare la componente femminile.
Da notare le assunzioni in entrata e in uscita in provincia di Imperia: ad esempio sono 1410 i lavoratori che da Imperia si recano ogni giorno a lavorare a Savona mentre da Savona sono 888 le persone che quotidianmente vengono a lavorare a Imperia.
Diminuisce l’importanza dei titoli di studio nella richiesta di personale dove il 38% degli asaunti ha la licenza media e i principali lavoratori della nostra provincia sono camerieri, commesse e cuochi. Seguono agricoltura e costruzioni. Il tasso di disoccupazione rimane comunque il più basso non solo nella Liguria ma nel nord Italia.
Ad aver richiesto il reddito di cittadinza è invece il 7,8% della popolazione imperiese ovvero 16.221 persone. La media regionale è del 6.3%
Bene ma non benissimo il turismo dove finalmente si sta tornando ai periodi pre covid sebbene cambi il modo di fare vacanza. I turisti piemontesi, ad esempio, arrivano più spesso ma a soggiornare maggiormente sono i lomabardi. Aumento internazionale di turismo francese e svizzero.