Invasi nei torrenti dell’Imperiese. La proposta di Scajola a Regione Liguria

16 luglio 2022 | 13:30
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Se ne parlerà al tavolo con Toti e Giampedrone il prossimo 20 luglio

Imperia. Realizzare invasi, di altezza massima di quindici metri, nei diversi torrenti dell’Imperiese per avere a disposizione una riserva di acqua utile in casi di necessità, come quelli che si stanno vivendo in questi mesi di emergenza idrica a Ponente. E’ questo, anticipa il presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola, il progetto che verrà sottoposto il prossimo 20 luglio all’attenzione del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e dell’assessore regionale Giacomo Giampedrone.

«Le norme rendono difficile la costruzione di dighe – ha spiegato Scajola – E in effetti ci sono anche delle legittime preoccupazioni da parte degli utenti. Invece gli invasi no. Invasi fatti a schiera, di altezza massima di 15 metri che sono consentiti dalle norme, e se ne possono fare in val Nervia, in valle Argentina, sul Prino e sull’Impero. Invasi che, mettendone due o tre in schiera, e noi possiamo andare nel caso dell’Impero fino a San Lazzaro, permetterebbero di trattenere l’acqua, di poter riuscire ad avere quindi dei grandissimi invasi come sicurezza e anche turisticamente, credo, sarebbero un abbellimento del paesaggio, e poi si può fare anche energia elettrica».

Un’idea, quella di realizzare invasi nei fiumi, che viene dal passato. «Ho ritrovato un vecchio studio di tanti tanti anni fa che parlava già di questo argomento – ha detto Scajola -, Ci abbiamo messo un po’ la testa e proporremo questo nell’incontro del 20 luglio». «In sostanza – ha concluso il presidente e sindaco di Imperia – Bisogna avere il coraggio di pensare anche al dopodomani, non soltanto a rincorrere l’oggi. Bisogna investire per risolvere un problema per il futuro e credo lo si possa realizzare anche in tempi ragionevoli».