Incendiò magazzino a Pieve di Teco, parla l’arrestato: «Volevo uccidermi, non far male a nessun altro»

27 luglio 2022 | 13:24
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Incendiò magazzino a Pieve di Teco, parla l’arrestato: «Volevo uccidermi, non far male a nessun altro»

Il giudice deciderà nelle prossime ore se concedere una misura cautelare alternativa alla detenzione in carcere, come richiesto dall’avvocato Ramadan Tahiri

Pieve di Teco. «Volevo uccidermi, fare male solo a me stesso e non a nessun altro. Poi sono uscito perché non ce l’ho fatta più». Ha fornito la propria versione dei fatti al gip Anna Bonsignorio, il 73enne di Pieve di Teco arrestato sabato scorso dai carabinieri con l’accusa di strage per aver dato fuoco al proprio magazzino in frazione Calderara: secondo il pm Matteo Gobbi, invece, l’anziano voleva uccidere i vicini di casa. Se le bombole di gas contenute nella baracca incendiata fossero esplose, i vicini sarebbero stati investiti da un urto che con ogni probabilità non avrebbe dato loro scampo.

Due versioni diametralmente opposte, quelle della pubblica accusa e dell’arrestato, che dovranno essere appurate nel corso delle indagini. Stamani, intanto, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Imperia ha convalidato l’arresto dell’uomo, che si trova al momento in carcere. Il legale del 73enne, l’avvocato Ramadan Tahiri (nella foto), ha chiesto l’applicazione della misura degli arresti domiciliari: il giudice deciderà nelle prossime ore se concedere una misura cautelare alternativa alla detenzione in carcere.