“Il foulard del Rispetto” cucito dai carcerati, Maison Daphnè e Zonta insieme contro la violenza di genere
Fondamentale l’apporto di Maria Cristina Marrè direttore della Casa circondariale sanremese
Sanremo. Un progetto importante contro la violenza di genere. “Il foulard del Rispetto” ideato in collaborazione con Patrizia Sciolla, presidente Zonta club Ventimiglia-Bordighera, Maria Cristina Marrè direttore della Casa circondariale sanremese, e Barbara Borsotto della Maison Daphnè di Sanremo, ponendo sempre attenzione alla realtà vissuta dalle donne, stavolta parte dalla radice del problema; conoscere i maltrattanti con lo scopo di farli riflettere sui propri errori e sul tema centrale “il rispetto”.

«Molto spesso, purtroppo, le persone al suo interno perdono il contatto con la vita reale – si legge in una nota stampa – che fuori evolve velocemente. Spesso si parla di quanto sarebbe importante ripensare la vita penitenziaria, in un luogo dove si possa venire “rieducati” non con un “addestramento” ma con un cammino d’introspezione sul proprio percorso di vita. A tale scopo abbiamo pensato a un progetto che non ha la pretesa di sostituirsi a un programma riabilitativo, ma piuttosto la finalità di stimolare i detenuti ad avere obiettivi futuri, con la possibilità di mettersi in gioco per reintegrarsi a pieno titolo nella società. Attraverso l’espressione creativa del disegno e della scrittura su temi come sostenibilità, rinascita, consapevolezza del futuro, libertà e amore, essi hanno potuto mettersi in gioco, e gli elaborati realizzati sono stati tradotti da Daphnè Sanremo in un foulard che è diventato il simbolo del progetto, non un semplice accessorio ma un prodotto frutto di un percorso importante di “responsabilità sociale”, anche attraverso la sfida del lavoro manuale del cucito, spesso considerato prettamente femminile. Un obiettivo molto importante perché ha permesso loro di “ricucire” le ferite provocate nel proprio passato, guidati dalla Funzionaria Giuridico Pedagogica di riferimento della Casa circondariale di Sanremo, Rosa Gatto, e dalla Dr.ssa Sciolla. L’insegnamento dell’orlatura, passaggio decisivo nella realizzazione del foulard, è stato seguito in modo scrupoloso da Barbara e Monica Borsotto, designer e direttrici della Maison sanremese, azienda di famiglia etica e responsabile, che oltre a preservare un mestiere di tradizione, offre opportunità lavorative per trasmettere i valori dell’artigianato d’eccellenza. La tecnica definita “row/ottage” consiste in gesti sapienti; la seta si arrotola sotto le dita prendendo l’abbondanza di tessuto della cornice del foulard per ottenere un sottile rotolino che dovrà essere omogeneo e leggermente rigonfio. È infatti fondamentale che i punti invisibili siano forti ma non rovinino il tessuto di seta e che gli angoli non presentino irregolarità. I carré in seta biologica GOTS nella misura 50×50 cm verranno venduti per promuovere il progetto pilota e dare modo di percepire un microcredito agli orlatori».

Patrizia Sciolla, in qualità di psicoterapeuta esperta di Violenze di Genere ha lasciato una riflessione costante da portare avanti durante la pratica del cucire «la scelta delle ciliegie come soggetto del foulard è stata decisa proprio perché, oltre all’aspetto ambientale, contiene un significato di come dovremmo essere in coppia, perché i reati di genere avvengono quasi sempre all’interno delle mura domestiche. Con questa metafora vorremmo portare le persone a investire nella propria personalità, proprio come se creassimo la nostra torta, per la quale il partner potrà essere la ciliegina che andrà a migliorare qualcosa di per sé già buono. Se imparassimo a vedere il rapporto di coppia in questo modo, è evidente che sceglieremmo sempre delle buone ciliegie e ci abitueremmo a mantenere la nostra individualità. Un ringraziamento particolare va alla Design072 che, dal food al lusso, mette in gioco un’esperienza pluriennale nel campo del “graphic design”, e ha ideato e sponsorizzato l’immagine coordinata del progetto, con un occhio di riguardo alla sostenibilità, utilizzando carta ecologica ricavata dagli scarti della produzione agro-industriale delle ciliegie. E’ un motivo d’orgoglio avere portato a termine questo progetto pilota, realizzando 50 Foulard che verranno venduti durante la cena di gala organizzata in onore del progetto venerdì 8 luglio alle 20,30 presso il Ristorante “La Baia Beniamin”».
