Crisi idrica e possibili soluzioni al centro del consiglio provinciale

27 luglio 2022 | 09:57
Share0
Crisi idrica e possibili soluzioni al centro del consiglio provinciale
Crisi idrica e possibili soluzioni al centro del consiglio provinciale
Crisi idrica e possibili soluzioni al centro del consiglio provinciale
Crisi idrica e possibili soluzioni al centro del consiglio provinciale

Quest’anno è stata più forte che negli ultimi 15 anni

Imperia. Il consiglio provinciale di questa mattina si è aperto con la sostituzione del consigliere Andrea Spinosi, a seguito della caduta dell’amministrazione Scullino, e la nomina di Patrizia Badino, presente dalla prossima seduta.

Il Presidente Scajola ha sottolineato come, in questo particolare momento storico-politico: «Sarà necessario chiedere un impegno ai consiglieri che vorranno, secondo le competenze professionali proprie, di distribuire incarichi da parte del presidente che non possono essere considerate deleghe. Lo abbiamo fatto per le riforme dei regolamenti e lo faremo per altro».

Al centro della seduta la crisi idrica:  La società che ha avuto la concessione dalla provincia per la gestione del servizio è altamente deficitaria e alcune criticità hanno una origine storica. Il costo dell’acqua del Roja è molto alto e nel corso degli anni si sono trascurate le fonti precedenti: un errore a mio parere imperdonabile. Quest’anno la crisi è stata più forte che negli ultimi 15 anni e non è più sufficiente l’acqua del Roja perché questo, nella tratta sanremese non è più in funzione, chiuso da tre anni mezzo. Il Roja bis, fatto per raddoppiare il Roja 1 è come se non si fosse fatto» ha chiarito il presidente Scajola.

«Proprio sulla crisi idrica che sta interessando il nostro territorio, il Prefetto sta relazionando al Governo centrale sia in modo da poter essere aiutati sulle procedure di emergenza sia perché ci vengano inviate le autobotti necessarie oltre agli aiuti tecnologici Rivieracqua ha il compito di riattivare e mettere in funzione con assoluta urgenza la struttura. Nel mese di agosto si sommerà l’aumento della richiesta d’acqua alla calura estiva si può pensare di allargare a macchia d’olio la preoccupazione di non avere acqua in più territori. Se tecnicamente possibile, abbiamo chiesto a Rivieracqua di ipotizzare isolamenti a orari e zone diverse di alcuni acquedotti» ha concluso il presidente Scajola.