Crisi idrica, arrivati a Imperia i 5,8milioni di euro per interventi emergenziali sull’alveo del Roja

20 luglio 2022 | 17:49
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Vertice nel palazzo della Provincia con il presidente Giovanni Toti

Imperia. Entra in vigore oggi la legge che assegna 5,8 milioni di euro a Rivieracqua, soggetto gestore del servizio idrico integrato sul territorio imperiese, per interventi sull’acquedotto del Roja e azioni emergenziali in considerazione della situazione di alta severità idrica del territorio e nelle more della dichiarazione dello stato di emergenza.

Lo ha comunicato oggi il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso dell’incontro svoltosi presso la sede della Provincia di Imperia con i sindaci del territorio e il presidente della Provincia Claudio Scajola. Un incontro a cui hanno partecipato anche il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana, gli assessori regionali all’Ambiente e alla Protezione civile Giacomo Giampedrone e all’Urbanistica Marco Scajola.

«Sono lieto che sia venuto il presidente della Regione, il vice presidente della Regione, due assessori regionali e soprattutto poi l’assessore regionale competente in materia dell’acqua e delle emergenze. Sono quindi grato dell’attenzione che ho avuto dalla Regione verso la provincia di Imperia – ha commentato il Presidente della provincia Claudio Scajola -. Di fatto oggi ci è stata consegnata e firmata la lettera del presidente della Regione che comunica alla provincia di Imperia un finanziamento di 5milioni e 800mila euro affinché in attesa del decreto ministeriale e governativo per il raddoppio del Roja con la nuova condotta, si possa iniziare da subito i lavori per i due lotti già progettati, che sono tra Imperia e Diano Marina».

Il presidente della provincia ha quindi sottolineato i progetti a medio e a breve termine: «A medio termine significa che si è concordato affinché si chiedano ulteriori finanziamenti e ci può essere la possibilità del Governo in questo momento per riuscire a fare degli invasi, per riuscire a prendere l’acqua a nord, riattivando il by-pass e prendendola anche dal territorio di Pieve di Teco, riuscendo così a fare fare una parte che è vetusta. Nel frattempo a brevissimo termine per l’emergenza attuale si è concordato di avere un utilizzo di risorse con ulteriori anticipazioni da parte della Regione e come risorse, che sono previste nel bilancio della stessa Rivieracqua perché se non si rispettano ritardi nell’assicurare l’assenza in questa fase di emergenza. Abbiamo bisogno che le piccole rotture, che i serbatoi e le autobotti siano a disposizione di tutto il territorio per alleviare il disagio di questa fase. Una riunione importante e sarà ora responsabilità nostra far sì che diventi realtà».

Sui ritardi che hanno portato a questa situazione, il presidente Scajola ha risposto: «Ho più volte sottolineato ritardi mostruosi dovuti a una società che non funziona e che non funzionava. Oggi l’assemblea dei sindaci a Sanremo ha deciso di cambiare la società passando ad una società per azioni che possa esser snella e operativa. Oggi abbiamo i progetti esecutivi sui due lotti e da questa sera i finanziamenti affinché si possa appaltare in tempi brevi».

I 5,8 milioni di euro sono stati erogati da Regione Liguria per potenziare il sistema idrico della provincia di Imperia, a valere sul fondo strategico regionale, necessari a realizzare interventi strutturali per preservare l’uso idropotabile dell’acqua. Queste risorse sono state rese disponibili grazie alle modifiche alla Legge di stabilità 2022, approvate in consiglio regionale, quale anticipo del PNRR per finanziare l’avvio di quattro lotti funzionali del Matserplan del Roja e anche per finanziare interventi strutturali per far fronte all’emergenza idrica prevedendo il raddoppio e la sostituzione della rete idrica di acqua potabile del ponente dal valore complessivo di 29,5 milioni di euro, in grado di risolvere tutte le criticità idriche dell’area di Sanremo, Imperia, del Golfo Dianese fino ad Andora.

Oltre il 60% dell’acqua erogata in rete sul territorio proviene dal fiume Roja. L’alimentazione della falda è dipendente dai deflussi superficiali e pertanto, a seguito della grave siccità, si è determinata sul territorio del ponente ligure una situazione di rischio per la regolarità del servizio idrico con una stagione estiva che presenta temperature al di fuori della norma. A questo si deve aggiungere l’evento alluvionale dell’ottobre 2020, la cosiddetta tempesta ALEX, che ha comportato la movimentazione di ingenti quantitativi di materiale solido con forte intorpidimento delle acque superficiali e la presenza di un particolato molto fine che ha ridotto la ricarica di acqua verso la falda.

Tutti i campi pozzi che insistono sulla valle del Roja presentano così rilevanti criticità dovute a un consistente e generalizzato abbassamento dei livelli di falda sia a gestione francese che italiana.
«Siamo qui perché il ponente ligure sta vivendo l’ennesima stagione di emergenza idrica come tutta Italia – ha detto Toti – In questo anno è stato fatto un grande lavoro da parte degli amministratori del territorio, a cominciare da Rivieracqua. Oggi abbiamo una società che può guardare al futuro e un volume di investimenti importanti. Ma abbiamo tempistiche che vanno messe in fila. Abbiamo già firmato il decreto e l’affidamento dei fondi a Rivieracqua per risolvere almeno il tema della principale condotta di acqua potabile sul territorio. Poi vi sono i temi legati alle piccole condotte comunali su cui ragionare”. Il presidente Toti ha ricordato che “oggi viviamo un’emergenza idrica ma abbiamo armi per combatterla. Non è un tema di risorse, le risorse in anticipazione ci sono, come ci sono quelle del piano invasi, inoltre Regione ha chiesto lo stato di emergenza idrica sull’intera regione, e ha già ricevuto da Rivieracqua l’elenco di interventi necessari. L’anticipazione di oggi nasce da una variazione di bilancio di Regione Liguria e ove servisse siamo pronti a intervenire ulteriormente. E’ chiaro che il grande lavoro svolto nell’ultimo anno di riallineamento di sistema richiede comunque ancora un po’ di tempo. Ma dobbiamo subito mettere a gara i 5,8 milioni di euro di finanziamenti in modo che la prossima estate si possa vedere un film diverso».

L’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha ringraziato tutti: «Per essere arrivati a costruire un atto normativo che non è stato un percorso semplice e che con i colleghi di Giunta abbiamo fatto con estrema urgenza dentro un provvedimento che non era nato per portare quella norma. Oggi però dobbiamo tenere dritta la barra delle opere strutturali. E, nel momento in cui ci verrà riconosciuto lo stato di emergenza potremo trovare nuove risorse. Abbiamo chiesto anche ai sindaci del Savonese e dell’Imperiese di farci pervenire le richieste emergenziali per poterle integrare nella nostra richiesta di stato di emergenza».

«Il ponente paga errori del passato – ha spiegato l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola – e adesso ci troviamo in una situazione di emergenza. Regione Liguria ha dimostrato con atti concreti la vicinanza al territorio imperiese, affrontando con determinazione la questione dell’acqua. Infatti sono stati anticipato poco meno di 6 milioni di euro per permettere di intervenire sulle tubature nel comprensorio imperiese e dianese e fare in modo che non vi siano più rotture frequenti con i conseguenti disagi che si verificano soprattutto durante la stagione estiva. Dall’altro lato la condizione straordinaria che stiamo vivendo in conseguenza alla crisi idrica ci impone di dover pensare, oltre a un m iglioramento e un potenziamento dell’utilizzo del fiume Roja, anche ad alternative per non essere dipendenti da un’unica fonte».