Crisi idrica, a Vallebona scatta l’ordinanza per evitare sprechi
Le indicazioni e i divieti
Vallebona. Il sindaco del paese Roberta Guglielmi ha firmato un’ordinanza con la quale dal 12 luglio limita i consumi di acqua per evitare inutili sprechi a causa della crisi idrica che ha colpito l’intera regione, con particolari criticità nel Ponente ligure.
Il primo cittadino per consentire una gestione più razionale nell’utilizzodell’acqua invita tutti i cittadini ad attenersi con scrupolo ed impegno alle nuove regole. Verranno perciò chiuse le fontane ornamentali, fatta eccezione per quelle con riciclo interno. Sono escluse le fontane che ospitano animali fissi e la cui chiusura comporterebbe danni agli animali stessi. Scatta il divieto di irrigazione di giardini, orti e prati dalle 8 alle 20. Sono però escluse le irrigazioni che non provengono dalla rete di acquedotto comunale o dai consorzi irrigui e le attività produttive.
Vi sarà anche il divieto di riempimento o il rabbocco delle piscine private con acqua a uso potabile o irriguo, il divieto di lavaggio strade ad esclusione del centro storico, il divieto di lavaggio di cortili e piazzali privati e il divieto di lavaggio di veicoli con esclusione alle attività autolavaggio.
Inoltre il sindaco invita ad osservare le seguenti indicazioni: «usare i frangigetto, è sufficiente applicare questi dispositivi al rubinetto per ottenere un notevole risparmio d’acqua; nelle operazioni di lavaggio dei piatti o in quelle di igiene personale è buona norma non lasciare che l’acqua scorra inutilmente; utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante; non utilizzare acqua corrente per il lavaggio delle stoviglie e verdure, ma solo per il risciacquo; far funzionare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico così da favorire il risparmio idrico e ridurre anche i consumi di energia elettrica; preferire la doccia al bagno con un consumo di acqua ridotto di più della metà; nelle spiagge della nostra costa limitare allo stretto indispensabile l’acqua delle docce; attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia e con sistemi temporizzati e sensori di umidità che evitano l’avvio dell’irrigazione quando non necessario».
«La situazione al momento non è allarmante, dobbiamo proteggere la falda acquifera di Camporosso per evitare che il cuneo salino contamini le acque dolci come già accaduto nel 1990» – sottolinea il primo cittadino – «Le violazioni alle disposizioni dell’ordinanza saranno perseguite a norma di quanto previsto dell’art. 7-bis del D.Lgs. 267/2000, con l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 50,00 a 500,00 euro».