Concerto di Anais Drago a “Terre di Confine, Perinaldo Festival”



Improvvisazioni per violino solo, elettronica e voce in piazza San Nicolò
Perinaldo. Il Comune di Perinaldo, in collaborazione con l’associazione Orchestra da Tre Soldi, presenta la XVI edizione della manifestazione “Terre di Confine, Perinaldo Festival”, che resiste a restrizioni economiche e pandemiche. Dal 24 al 31 luglio concerti di musica jazz e classica, escursioni naturalistiche, gastronomia, osservazioni astronomiche. Gli eventi del Festival sono affiancati da masterclass musicali con docenti di fama internazionale. Il festival apre alla meraviglia dell’entroterra ligure in nome dello slow tourism. Il Comune di Perinaldo dedica, in occasione della manifestazione, due carrugi storici alla memoria di Ezio Bosso: via Allavena e via Conte Rinaldo. Trenta foto ritraggono il celebre musicista durante le sue residenze artistiche in Perinaldo, ospite del Festival.
Giovedì 28 luglio alle 21.30 Anais Drago sarà in concerto con “Solitudo”: improvvisazioni per violino solo, elettronica e voce in piazza San Nicolò. Violinista sin dalla tenera età di 3 anni, Anais nutre per lo strumento, e per la musica, un amore assoluto. «Per mia natura – dichiara – non nutro certezze quasi su nulla, tranne che su una cosa: quando suono, sto bene davvero».
“Solitudo” il titolo, solista lo strumento. Stupisce per la moltitudine di suoni e la ricchezza armonica e melodica. Anais Drago sembra essere intenta ad estrarre, una alla volta, tutte le infinite potenziali voci del violino: grazie all’uso sapiente di effetti, loop station e sovra incisioni, le corde del violino (sia elettrico che acustico) si moltiplicano fino a raggiungere volumi orchestrali. La “solitudo” evocata da Anais non è solitudine, ma completezza interiore, sia nel raccoglimento intimo, sia nel rapporto con gli altri. La ripetizione di figure ritmiche lascia spazio all’improvvisazione più libera o debitrice alla tradizione jazzistica, la frammentazione dei motivi si accompagna a composizioni più rarefatte, la spontaneità cede il passo al rigore matematico, mentre timbri e suoni vanno a disegnare un arcobaleno di sensazioni, grazie all’uso dell’elettronica e di svariate tecniche esecutive. Il risultato è «il suono di un’artista intenta a creare il proprio mondo musicale», come ha scritto Brian Morton, ma forse l’immagine che prevale è quella di una donna che si diverte a dialogare senza sosta con il proprio strumento. Sola mai per davvero. Il Festival è stato realizzato con il sostegno del Comune di Perinaldo unitamente ed al generoso contributo di alcuni sponsor privati. La direzione artistica del Perinaldo Festival è affidata a Massimiliano Gilli e Paola Secci.
