Camporosso, mister Di Franco: «Dobbiamo formare dei ragazzi dal punto di vista calcistico e umano»

10 luglio 2022 | 16:35
Share0
Camporosso, mister Di Franco: «Dobbiamo formare dei ragazzi dal punto di vista calcistico e umano»

L’allenatore dei Giovanissimi 2008 parla della prossima stagione

Camporosso. Concluso l’incontro con i genitori, giocatori e lo staff del Camporosso, il mister dei Giovanissimi 2008 dell’Unione Sportiva Camporosso, Leandro Di Franco, parla della prossima stagione.

Mister, l’anno scorso avete fatto un ottimo lavoro e solo il covid vi ha fermato?
«La stagione da poco conclusa è stata per me forse la più stimolante da quando alleno. Stimolante perché, ho accettato di mettermi alla guida di un gruppo, quello 2008, che non esisteva. Si è dovuto quindi creare una squadra completamente da zero, oltre che nei numeri, anche dal punto di vista mentale e tecnico. Ragazzi tutti provenienti da realtà diverse, con esperienze diverse ma per fortuna con una cosa in comune: tanta voglia di imparare. A mio avviso infatti, ciò che ha permesso a questo gruppo di poter competere contro realtà più affermate e complete sulla carta è stato questo. I ragazzi sono arrivati e si sono messi a mia completa disposizione con umiltà e di questo li vorrei ringraziare anche perché senza un attitudine di questo tipo non può esserci apprendimento. Del Covid non vorrei parlarne anche perché sento molti usarlo come la scusa per giustificare problemi o mancanze e questo non mi piace. Posso solo dire che lo stop causa Covid è arrivato nel nostro momento di maggior entusiasmo e quindi di maggior “carburante” per proseguire le qualificazione che ci vedevano in piena corsa con Sanremese e Imperia. Però il momento di maggior crescita strettamente calcistica noi lo abbiamo avuto nel finale di stagione quando mi son reso conto, guardando i ragazzi, di avere finalmente un gruppo».

Quest’anno si inizia con presupposti diversi e sempre migliori come si è mossa la società?
«La prossima stagione partirà sicuramente in maniera diversa. La società si muove per i ragazzi e, per questa stagione, sta mettendo a disposizione degli atleti un bellissimo centro sportivo con palestra, aula video, riprese video per video analisi, allenatori, preparatori coordinativi e motori, programmi di recupero infortuni, nutrizionisti, son tutti strumenti utili ai ragazzi e che danno a tutto l’ambiente, alle famiglie e ai giocatori un messaggio chiaro, importante e cioè che anche nei dilettanti se lo si vuole si può essere professionali non giocando a fare i professionisti».

Quali obbiettivi ti sei posto per questa stagione?
«L’obiettivo per me è sempre uno solo e sempre lo stesso: studiare, insegnare, migliorare. Se io mi aggiorno continuamente, ottengo migliori conoscenze che posso trasmettere ai ragazzi. Ognuno deve fare bene la sua parte. Non dobbiamo vincere nulla, lo ripeto sempre, dobbiamo formare dei ragazzi dal punto di vista calcistico e umano».

La crescita di una squadra passa anche dalle vittorie?
«Bella domanda, io non ne sono pienamente convinto, nel senso che non sono le vittorie a questi livelli che possono formare il ragazzo. A questi livelli rischi di avere ragazzi illusi di esser forti perché vincono partite con ampio scarto tutte le sante domeniche. Per me è meglio formare ragazzi che conoscono e apprendono a pieno lo sport e che siano coscienti della loro reale collocazione all’interno del contesto calcio e del contesto di giuoco. Se raggiungeremo questo obiettivo allora potremo anche togliere l’inutile parete dei trofei nelle sedi delle società e mettere qualche foto in più di qualche ragazzo che un domani magari giocherà a calcio».

Sarà al tuo fianco sempre il mister Carlos? ormai siete una coppia collaudata
«Il “Pitbull Medel”, così lo chiamiamo è davvero il numero uno. Carlos è un ragazzo con grande voglia e grande passione, mi spiace molto che per motivi di lavoro, non riesca al momento a prendere il patentino, in modo da poter seguire come meriterebbe un gruppo anche lui. Comunque per ora per me e i ragazzi è una grande risorsa. Permettimi di ringraziare però anche Alonso Palamara che sarà ancora con noi la prossima stagione, altra risorsa incalcolabile per i ragazzi, che li seguirà nella loro crescita fisica e sarà a disposizione per il recupero degli infortuni».

(Foto da Facebook di Unione Sportiva Camporosso)