Presa di posizione

Bordighera, fermate autobus soppresse per migranti. Deputato Di Muro chiede il ripristino: «Situazione paradossale»

«L'immigrazione incontrollata ha un prezzo. Qui a pagarne le spese sono cittadini e turisti, privati di un servizio pubblico»

Bordighera. «Non ci volevo credere, e allora sono venuto a Bordighera per verificare di persona. Sentite questa. I migranti usano il bus per raggiungere la Francia…e che si fa? Si sopprime la fermata! L’immigrazione incontrollata ha un prezzo. Qui a pagarne le spese sono cittadini e turisti, privati di un servizio pubblico». A dichiararlo è il deputato della Lega Flavio Di Muro, che si è recato in località Madonna della Ruota, a Bordighera, davanti a una delle due fermate soppresse a seguito della morte di due migranti, travolti da un furgone lo scorso aprile mentre tentavano di attraversare l’A10 all’altezza di Bordighera.

Su input di un tavolo tecnico indetto in Prefettura, è stato deciso di sopprimere temporaneamente due fermate consecutive della corriera di linea per disincentivare i migranti a raggiungere poi a piedi Montenero e immettersi nella carreggiata autostradale.

«Sono qui per denunciare una situazione paradossale: questa è una fermata dell’autobus di linea Riviera Trasporti, che collega il Ponente ligure, e che è stata soppressa perché era utilizzata dagli immigrati per raggiungere l’autostrada che sta poco più sopra su questa collina. E quindi? Questa fermata non c’è più, non si ferma più l’autobus perché gli immigrati gratuitamente la utilizzavano per raggiungere la Francia tramite l’autostrada, con problemi di ordine pubblico e di sicurezza per gli automobilisti e, ahimè, per i migranti stessi, infatti due sono morti nel tentativo di raggiungere la Francia – spiega nel video pubblicato su Facebook il deputato ligure -. 
Però la situazione mi fa arrabbiare, perché a pagarne le spese sono i turisti e i residenti. Penso alle persone più anziane che utilizzano l’autobus per andare a fare la spesa o le commissioni. E poi non si può pensare in una città come Bordighera, in un Ponente ligure che vive di turismo, di sopprimere le fermate del trasporto pubblico. E’ un danno al turismo e all’economia di questo territorio».

Oltre a chiedere il ripristino immediato delle due fermate e controlli più mirati, Di Muro ha poi lanciato un appello al voto: «Quello che mi importa è cambiare l’Italia, il 25 settembre andiamo a votare», ha detto.

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