Addio ad Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano “La Repubblica” che frequentò il liceo Cassini di Sanremo

14 luglio 2022 | 12:00
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Addio ad Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano “La Repubblica” che frequentò il liceo Cassini di Sanremo

Giornalista, scrittore, intellettuale e politico, fu compagno di banco di Italo Calvino “amico più intimo dal 1938 al 1943”

Sanremo. Si è spento all’età di 98 anni Eugenio Scalfari, giornalista e fondatore del quotidiano “La Repubblica” e del settimanale “L’espresso“, oltre che scrittore, intellettuale e politico.

La storia di Scalfari si intreccia con quella della Città dei Fiori: nato il 6 aprile 1924 a Civitavecchia, durante gli anni della sua adolescenza si trasferì a Sanremo con la famiglia per via del lavoro del padre, chiamato a ricoprire il ruolo di direttore artistico del Casinò; qui il giovane Eugenio frequenterà il liceo Gian Domenico Cassini e avrà come compagno di banco il celebre scrittore Italo Calvino.

«Sanremo è una città viva, elegante, dove venivano a svernare soprattutto i piemontesi, ma c’erano ancora turisti inglesi e dei paesi del nord», raccontava Scalfari della città che lo accolse durante gli anni dei suoi studi liceali.

Nel 1941 Scalfari si iscrive all’università a Roma, ma il suo legame con Sanremo rimane, un legame che lo porterà a stringere nuovamente i rapporti con Calvino, da lui descritto come “l’amico più intimo dal 1938 al 1943”: «Durante le vacanze natalizie e tutta l’estate eravamo a Sanremo. Si andava al Morgana, Calvino tornava sempre da Torino dove si era trasferito e così il nostro sodalizio si rinsaldò».

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Scalfari torna a Sanremo: «La nostra casa era stata occupata da un gruppo di sfollati, una era una ragazza che avevo corteggiato, i nostri mobili erano ammassati in una stanza».

Nel 1951 Scalfari soggiorna presso l’hotel sanremese Mediterranée dove rincontra gli amici di infanzia, ma a poco a poco i suoi rapporti con la città si allentano: «Mi hanno invitato tante volte per rivedere i compagni del liceo Cassini, non sono andato, Italo era morto, così altri. A Sanremo sono tornato solo un paio di volte, una per presentare un mio libro al teatro del Casinò. Adesso voglio rivedere il liceo, ritrovare le strade, corso Garibaldi, via Roma», affermava Scalfari in merito alle strade che lo hanno visto crescere e che avevano segnato la sua adolescenza.